Musica e musicanti, ma, soprattutto “pianisti”, cioe’ chi vota in aula per se ed altri, grandi protagonisti negli ultimi giorni senatoriali con la ex Cirielli e la legge elettorale. Il Verde Sauro Turroni denuncia piu’ volte in Aula “l’indecenza” dei pianisti tra i banchi della maggioranza. Fa anche un paio di nomi: “il senatore Mario Pastore, e poi Egidio Luigi Ponzo, Giuseppe Mulas. Lucio Malan -ha spiegato Turroni- che di solito vota per Schifani, ma il capogruppo azzurro oggi e’ presente in aula…”. Il presidente di turno Francesco Moro minaccia piu’ volte di mandarlo negli spogliatoi in anticipo. L’indomito Turroni offre al senatore segretario di turno, Francesco Tirelli (Lega Nord), un bel paio di occhiali ritagliati nel cartone. Altro richiamo all’ordine.
Fine del primo round.
Ma a mezzogiorno e mezza per Turroni si presenta un’occasione d’oro: la presentazione nella Sala Maccari, con le illustri presenze del maestro Riccardo Muti e del presidente Marcello Pera, del concerto di Natale, consueto appuntamento di fine anno. Nella splendida cornice della sala Pera e Muti sono assisi al banco, il pubblico attende in estasi. Ed ecco Turroni che si leva da una sedia della terza fila, si sfila i fogli che ha sotto braccio e inizia una distribuzione sedia a sedia. Sul “documento” fotocopiato si legge “Senato della Repubblica Concerto di Natale – Concerto dei pianisti del Senato della Repubblica. Ascierto e altri: Attenuanti generiche e recidiva (ex Cirielli) Dramma per musica in due atti. Calderoli e altri: Legge di riforma elettorale- Melodrammma. Orchestra e coro della Casa delle Liberta’. Dirige il maestro Pera”.
Nelle pagine interne lo spartito di un concerto N. 1 in F Major. Turroni distribuisce anche a Muti che sorride ed a Pera, che non sorride, il provocatorio spartito. “Senatore Turroni, basta con queste provocazioni, noi siamo qui per un’altra cosa.
Sia gentile -dice Pera- non hanno senso queste provocazioni.
Senatore Turroni sia gentile, sia gentile, sia gentile. Faccia la sua manifestazione e ci lasci. Grazie di questo show improvvisato…”. Sauro Turroni ringrazia con un inchino e lascia la sala.

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