La retrocessione del Comune di Forlì nella classifica delle città  per la qualità  ambientale a causa del peggioramento della qualità  dell’aria, impone agli amministratori comunali di adottare misure forti e incisive affinché si raggiunga l’inversione di tendenza. Le statistiche riportano un elevato consumo di carburante pro capite e un altrettanto elevato numero di auto immatricolate in proporzione agli abitanti.
Il traffico veicolare urbano è indubbiamente tra le maggiori cause che concorrono alla formazione dell’inquinamento atmosferico, pertanto per migliorare e tutelare le condizioni di salute dei cittadini occorre intervenire sulle politiche del traffico con decisioni coraggiose e incisive previste dall’accordo di programma fra Regione Emilia – Romagna Province e Comuni superiori a 50.000 abitanti per la riduzione degli inquinanti in atmosfera, non limitandosi al solo provvedimento delle targhe alterne il giovedì.

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Obiettivi strategici sono:
miglioramento sensibile della qualità  dell’aria in virtù di politiche di mobilità  sostenibile che riducono il traffico veicolare privato;
riduzione drastica degli incidenti stradali .

Dall’inizio dell’anno i nuovi limiti UE obbligano il Sindaco ad emettere ordinanza di blocco totale del traffico al trentacinquesimo giorno di superamento della soglia di pericolosità , posta per quest’anno a 50 mg/mc.
Nel solo mese di gennaio è stata superata la soglia dei 50 mg/mc, per oltre un terzo delle 35 giornate bonus annue.
C’è quindi da pensare che il blocco totale ci accompagnerà  per parte della primavera e per l’autunno e l’inverno prossimo.

I provvedimenti da prendere subito, anche senza ricorrere a costosi investimenti strutturali, potrebbero essere i seguenti:
incremento delle zone pedonali e/o delle ZTL con un obiettivo minimo non inferiore al 10% del territorio urbano, da estendere alla cerchia dei viali di circonvallazione con provvedimento immediato;
conseguente revisione di alcune linee di trasporto urbano;
Blocco del traffico la Domenica fino ad Aprile;
Sviluppo, nei capitolati d’appalto di opere pubbliche e servizi, di titoli di preferenza per l’utilizzo di mezzi omologati almeno Euro 2, privilegiando i parchi veicolari eco-compatibili, (elettrici, ibridi, gas metano e gpl). Tale iniziativa è da estendere alle aziende che svolgono il trasporto di persone, merci, ed erogazione dei servizi;
indirizzare le Aziende di trasposto pubblico locale e di servizi all’utilizzo di gasolio con tenore di zolfo < 10 ppm; In merito al tema della sicurezza stradale, si ritiene che le cause che producono gli incidenti siano individuabili con una lettura ad ampio raggio:
1)Volume di traffico in eccesso, in rapporto alle caratteristiche ambientali delle strade. Il trasporto collettivo può rappresentare una significativa soluzione.
2)Convivenza conflittuale tra i vari utenti della strada. L’estensione degli interventi di Moderazione del Traffico costituiscono una risposta incisiva al problema, con la possibilità  di realizzazioni a basso costo, con soluzioni tecniche basate sull’utilizzo di segnaletiche orizzontali, verticali e luminose. Gli interventi rapidi e tempestivi rappresentano una risposta di carattere preventivo a favore della sicurezza e dimostrano una elevata sensibilità  politica verso i cittadini, che segnalano e richiedono con urgenza proprio questo tipo di interventi.
3)Comportamenti scorretti, da parte degli utenti della strada, da superare con più efficaci politiche di controllo, anche telematico, e di sensibilizzazione dei cittadini;

Il Piano Urbano del Traffico rappresenta il punto di partenza con il quale l’Amministrazione Comunale attiva un percorso per tracciare obiettivi e contenuti che caratterizzeranno la mobilità  e la viabilità  urbana.
I P.U.T. devono essere elaborati secondo una visione politico-culturale e una capacità  tecnica che siano in grado di assegnare alle varie categorie di utenza della strada un territorio ripartito in parti equilibrate, al fine di garantire funzionalità  e sicurezza ad una mobilità  eterogenea (auto, bus, bici, pedoni).
Funzionalità  e sicurezza del traffico possono consentire al cittadino una maggiore libertà  di scelta tra le modalità  di trasporto e movimento più adatte e convenienti.
I tentativi di raggiungere gli obiettivi prefissati devono passare anche attraverso misure culturalmente innovative che modificano modelli comportamentali senza necessariamente giungere a soluzioni coercitive.
Tale evoluzione è fattibile se si creano le premesse per una convincente competitività  del trasporto collettivo, del traffico ciclabile e pedonale rispetto a quello automobilistico.

Servizio Trasporto Collettivo:
Si propone la Stazione Ferroviaria, come Punto di Interscambio principale degli autobus, in quanto rappresenta il punto nevralgico dove si concentra un movimento di utenti di tipo pendolare. L’utenza di tipo pendolare costituisce un bacino su cui occorre investire maggiormente, mettendo a disposizione un servizio conveniente nei tempi e nei costi rispetto al mezzo privato.
Il centro storico potrebbe essere servito da Linee Circolari, a basso impatto ambientale, che ne coprono solo i corsi centrali. Le Linee Circolari dovrebbero avere interscambio con tutte le altre Linee favorendo il collegamento fra il centro storico e il resto della città .
Il servizio in periferia potrebbe avere frequenze proporzionali alle densità  abitative, in modo da incrementare la frequenza sulle strade con maggiore concentrazione abitativa.
La competitività  dell’autobus rispetto all’automobile si consegue sia direttamente, con la qualità  dei mezzi e l’istituzione delle corsie preferenziali, sia indirettamente attraverso il raggiungimento di alcune condizioni, tese a privilegiare la mobilità  pedonale.
Il potenziamento del “parco mezzi” può rivelarsi un insufficiente investimento se non si attua una politica di Mobilità  Sostenibile complessa e adatta al territorio.

Una politica forte per la Mobilità  Sostenibile deve tendere ai seguenti traguardi:
1)Assegnazione equilibrata degli spazi sulla viabilità  con conseguenti caratteristiche fisiche che rispecchiano la classificazione delle strade.
2)Riduzione degli spazi riservati alla sosta su strada all’interno del centro storico a favore dei percorsi ciclabili affinché formino una propria rete di traffico funzionale alla pari di quella automobilistica.
3)Aumento delle tariffe per la sosta su strada e mantenimento di una sostanziale differenza tariffaria tra aree parcheggio e spazi sosta su strada.
4)Estensione APU e ZTL, anche a “macchia di leopardo” completate da un progetto di arredo urbano migliorativo con la partecipazione di cittadini e commercianti.
5)Attuazione settimanale di APU nei week-end, a titolo sperimentale, su strade ad alta concentrazione di esercizi commerciali (vedi Corso della Repubblica).
6)Istituzione di corsie preferenziali per autobus, realizzabili anche a piccoli tronchi a ridosso di incroci principali, per mezzo di semplice segnaletica orizzontale.
7)Movimento di autobus a basso impatto ambientale all’interno del centro storico.
8)Realizzazione di parcheggi scambiatori in zone periferiche, adiacenti ad arterie di collegamento: via Emilia, SS67, tangenziali.
9)Incremento e collegamento di piste ciclabili, realizzabili anche a piccoli tronchi a ridosso di incroci principali, per mezzo di semplice segnaletica orizzontale.
10)Ulteriore stanziamento di fondi per la messa in sicurezza della viabilità  a favore degli utenti deboli, in particolare con riferimento ai percorsi sicuri casa-scuola.

31.01.2005

I Verdi di Forlì

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