CONFERENZA STAMPA – 15 novembre 2007

Sintesi a cura del Consigliere comunale dei Verdi di Cesena Davide Fabbri, membro dell’Esecutivo Regionale dei Verdi dell’Emilia-Romagna

Sto seguendo da vicino il processo penale che ieri è iniziato a Forli’ per presunta lottizzazione abusiva realizzata dalla società ALNE srl nella splendida collina di Celincordia, splendida dal punto di vista naturalistico e ambientale.

Non poteva essere diversamente, poiché la Magistratura era stata allertata da segnalazioni dei cittadini, da denunce politiche dei Verdi, da diversi articoli della stampa locale.

Cogliamo l’occasione di questo importante processo penale che si è aperto a Forli, che riguarda l’uso comunque distorto del nostro territorio (indipendentemente dalle sentenze del Tribunale), per avanzare al Comune di Cesena alcune richieste e fare alcune proposte.

Sono anni che il Gruppo Consiliare dei Verdi denuncia politicamente con forza – spesso isolatamente – una continua  aggressione edilizia alla collina cesenate; per i Verdi tale territorio va tutelato e salvaguardato sotto il profilo ambientale, e il Comune di Cesena deve evitare di rilasciare Permessi di Costruire che legittimano una ingiustificata degenerazione edilizia alla collina (e alle zone rurali in genere) da parte di società industriali, costruttori di impattanti ville, di pseudo-agricoltori per la costruzione di fittizie case rurali mai state al servizio dell’attività agricola, di fittizie attrezzaie trasformate in residenza.

Anche nel caso specifico di ALNE srl il sottoscritto, ben prima del sequestro preventivo della lottizzazione (avvenuto il 13 ottobre del 2004), aveva segnalato il 4 marzo del 2004 agli uffici competenti presunte irregolarità a tale lottizzazione; segnalazione caduta nel vuoto.

Chiediamo al Comune di Cesena alcune cose importanti:

• Come mai il Comune di Cesena è rimasto inerte e non ha esercitato il diritto di costituirsi Parte Civile per chiedere il risarcimento dell’eventuale danno arrecato all’ambiente nel processo penale iniziato ieri a Forli? Ritiene il Comune che l’atto d’accusa pesantissimo del P.M. Monica Galassi, nei confronti di tre Dirigenti e Funzionari Comunali (Bonaretti, Lorenzini, Brighi) imputati di reati gravi, non sia da tenere in considerazione? L’ordinanza del giudice di ieri in Tribunale che rigetta la costituzione di Parte Civile del WWF implicitamente ammette che il reato cosi’ come contestato astrattamente dal PM (perche’ in concreto deve essere ancora accertato da una sentenza alla conclusione del dibattimento), cioè l’ipotesi di abuso edilizio della società ALNE srl costituisce un reato che cagiona danno ambientale.

• Come mai il Comune di Cesena non intensifica le attività di vigilanza e di controllo all’attività edilizia? Anche recentemente, la Procura della Repubblica di Forli ha disposto il sequestro preventivo di una mega attrezzaia che si stava trasformando in agriturismo sulle colline di Carpineta (questo è l’atto d’accusa della Magistratura); anche in questo caso vi era stata – sei mesi prima del sequestro preventivo dell’immobile da parte del Tribunale di Forli –  una segnalazione dei Verdi agli uffici comunali competenti, segnalazione caduta nel vuoto.

• Chiediamo al Comune di Cesena di controllare la regolarità delle destinazioni d’uso di tutte le attrezzaie – proservizi agricoli presenti sul territorio comunale, dato che molte di esse non appaiono regolari sotto il profilo tipologico-costruttivo e delle destinazioni d’uso.

Questione Nerio Alessandri – ALNE srl

Al fine di rasserenare il clima, invito pubblicamente sia la società ALNE srl che l’imprenditore Nerio Alessandri (patron di Technogym) a farla finita con querele o/e minacce di querela – richieste di risarcimento danni nei confronti del sottoscritto e nei confronti di alcuni giornalisti, solo per il fatto di affermare che la presunta lottizzazione abusiva di Celincordia è stata realizzata dalla società ALNE srl, impresa che appartiene appunto al gruppo Nerio Alessandri (il 100% delle quote societarie di ALNE srl sono di Alessandri Nerio; l’impresa ALNE srl appartiene al gruppo Nerio Alessandri, patron di Tecnogym), legale rappresentante e amministratrice unica è la moglie Stefania Migani.

Considerazioni politiche sull’uso distorto del territorio rurale.

In zona agricola la legge consente l’edificazione solo ed esclusivamente nei confronti degli aventi titolo, e cioè i coltivatori diretti, gli unici aventi titolo in quanto lavoratori delle zone agricole.

La nuova edificazione in zona agricola per usi abitativi è giustamente ammissibile solamente ove avvenga in funzione delle esigenze di conduzione di un fondo agricolo e delle esigenze abitative degli addetti dell’agricoltura.

Invece negli ultimi anni abbiamo assistito – indipendentemente dal lavoro della Magistratura – ad un vero e proprio aggiramento delle intenzioni sia del legislatore nazionale-regionale che delle norme comunali di PRG, ad un fenomeno degenerativo di aggressione edilizia ingiustificata su tutta la fascia collinare e alle zone rurali del territorio: costruzioni ad alto impatto ambientale, sia sotto il profilo idrogeologico che estetico-paesaggistico, progetti edilizi in collina preceduti da sbancamenti e movimentazioni terra di eccessive dimensioni, modificanti la morfologia dei versanti e il loro assetto originario;
uso non corretto di attrezzaie e proservizi agricoli, trasformati irregolarmente in residenza; mercato irregolare di certificati IPA, i certificati di imprenditore agricolo a titolo principale (essenziali ed indispensabili per poter costruire in zona agricola).

Cesena, 14 novembre 2007


1 commento

fausto pardolesi · 18 Novembre 2007 alle 12:24 pm

la proposta di Partito Democratico e associazioni dei commercianti di aprire al parcheggio gratuito la sosta in centro storico il sabato pomeriggio e tutti i pomeriggi della settimana dopo le 18 è un attentato alla salute dei cittadini.
in una situazione di allarme ambientale per i continui sforamneti ai livelli massimi ammessi dalla legge per le concentrazioni di polveri sottili non è accettabile questo passo nel passato.
le macchine parcheggiavano gratis in piazza a fine anni 50 e inizio anni 60 quando a Forlì ne circolavano poche migliaia.
oggi il comune di la città di forlì ha un parco di veicoli a scoppio di oltre 85.000 mezzi e richiamarli in centro con lo specchietto della gratuità non può passare sotto silenzio.
il partito dei verdi con altre forze di sinistra che in questi giorni hanno formulato un documento in materia, e si sono battuti in questi primi tre anni di legislatura comunale per attuare il programma della maggioranza che proponeva una mobilità sostenibile e l’ampliamento delle aree vietate alle auto private.
con grande fatica si è riusciti a compiere i primi ma significativi passi. (- 30% di mezzi privati parcheggiati in centro, +30% di passeggieri sui tram)
invitiamo, ad un incontro preparatorio ad una manifestazione da concordare e condividere a favore della mobilità alternativa, tutti coloro che sono interessati alla qualità dell’aria, dell’ambiente e della vita, per cultura, battaglie condivise e per l’impegno dimostrato in anni di impegno.
superando ogni divisione per unirsi sul merito del problema.
fate sapere la vostra disponibilità è importante
giovedì 22 alle 17,30 presso la sede dei Verdi di via Volturno 11 a forlì
a presto

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