Intervento di Davide Fabbri, consigliere Comunale dei Verdi di Cesena

Giovedì 6 novembre scorso, nella totale assenza di partecipazione dei cittadini ai lavori del Consiglio Comunale di Cesena, è stata adottata una importante Variante al Piano Regolatore del Comune di Cesena.

Una variante in chiave elettorale, complessa, articolata, eterogenea, perché contempla diverse tematiche: il tema del sistema produttivo, con riferimento ad ampliamenti per 15 aziende esistenti (per un totale di nuovi 10 ettari che da agricolo passano ad edificabile: ora il PRG ha ben 262 ettari di aree produttive); adeguamento delle normative sul commercio; riproposizione alquanto discutibile di alcune previsioni urbanistiche – lotti residenziali sparsi nella campagna – cassate in passato dalla Provincia per incoerenza rispetto ai principi di compattezza urbanistica; nuove opere pubbliche legate alla viabilità.

Pertanto nessun “cambio di rotta” invocato dai Verdi, rispetto al tema del consumo del suolo, dell’urbanizzazione e dispersione abitativa, della cementificazione del territorio, spesso irrazionale e speculativa nella nostra città.

La cosa grave – sotto il profilo politico – è avvenuto quando il capogruppo del PD Maurizio Mancini, seduta stante, ha presentato un emendamento di sponsorizzazione plateale di un ampliamento di una azienda produttiva cesenate (La Gommaria spa di Calisese di Cesena, della famiglia Moretti: Andrea Moretti è capogruppo del PDL al Comune di Longiano).

Il metodo, in urbanistica, è sostanza politica.

Io sono in Consiglio Comunale a Cesena dal 1992 e non sono uno smemorato: non era mai accaduto in Consiglio Comunale che un amministratore presentasse un emendamento all’ultimo momento (un vero e proprio blitz, lo stesso giorno di adozione della Variante al PRG) chiedendo l’inserimento di una area produttiva.

Nel dibattito innescato dalla presentazione di questo anomalo emendamento, sono stato il primo consigliere comunale – nell’imbarazzo generale – a fare appello al PD per il suo ritiro, per ragioni metodologiche, etiche e di opportunità politica.

Niente da fare: il richiamo etico in politica non funziona a Cesena; l’emendamento non è stato ritirato ed è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza, l’astensione di Forza Italia, il voto contrario dei Verdi, l’uscita dall’aula del PRI.

Maurizio Mancini e il PD hanno dato l’idea di ritenere l’urbanistica un servizio a domanda individuale.

La squallida vicenda ha dato l’impressione che basta andare dal Capogruppo di maggioranza per avere la possibilità di ottenere una corsia preferenziale nel dare risposte alle esigenze legittime degli imprenditori locali.


1 commento

nali · 23 Novembre 2008 alle 12:13 pm

grazie

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