Giovedì 31 marzo,alle ore 17,30, presso la sala del centro culturale San Francesco in via Marcolini 4 , il professor Massimo Scalia dell’Università” La Sapienza “di Roma, presenterà il libro scritto insieme con Gianni Mattioli “NUCLEARE: A CHI CONVIENE?“, edizioni ambiente.

L’incontro è organizzato dal comitato VOTA SI’ PER FERMARE IL NUCLEARE di cui fanno parte Verdi per la Costituente ecologista, Italia dei Valori, PSI, PD, WWF, Clandestino, e altri ancora .
Massimo Scalia è docente della facoltà di scienze Matematiche, fisiche e naturali dell’Università la Sapienza di Roma,tra i padri dell’ambientalismo scientifico in Italia, fondatore di Legambiente e delle Liste Verdi,deputato dei Verdi, Prewsidente della Commissione di inchiesta sui rifiuti, oggi promotore della costituente ecologista.

Dopo la vicenda di Fukushima,dopo le elezioni tedesche ed in previsione del referendum del 12 giugno il dibattito sul nucleare in Italia
si fa sempre più approfondito e stringente.

Gli esponenti del comitato VOTA SI’ PER FERMARE IL NUCLEARE con questa serata intendono offrire la possibilità di conoscere con piena scientificità il tema, approfittando della presenza di uno scienziato come Massimo Scalia.

Il libro scritto da Scalia, insieme con Gianni Mattioli,uscito da poche settimane fa il punto sulle tecnologie, i rischi, i costi del nucleare,avvalendosi di dati reali e documenti provenienti da fonti internazionali.

Cosa significherebbe per l’Italia investire sull’energia atomica anzichè sulle fonti rinnovabili come l’eolico ed il solare?
Sappiamo che il nucleare utilizza come combustibile l’uranio, una risorsa scarsa e sempre più costosa che va comprata all’estero.
Utilizza una tecnologia complessa che non mette al riparo dai rischi sanitari nemmeno nel normale funzionamento di una centrale e che provoca frequenti incidenti disatrosi e non rimediabili ( Tree Mile Island, Chernobil; FuKushima).

Non ha risolto il problema delle scorie radioattive, lasciando aperti gravi problemi sanitari e di costi alle generazioni future.
Presenta costi di produzione del KWh elettrico difficilmente definibili e comunque superiori ad altre fonti energetiche realmente pulite e rinnovabili. In sintesi: non serve a contrastare il riscaldamneto globale,non ci rende indipendenti dal petrolio,è rischioso e costa molto di più delle fonti rinnovabili: perchè ritornare al nucleare?

E’ evidente che in questo contesto, quando anche la Germania decide di uscire dal nucleare, la pausa di riflessione del governo italiano risulta un piccolo escamotage per lasciare passare la tempesta e riproporre tra poco tempo le follie del dottor Stranamore di turno.

Per questo invitiamo tutti a partecipare all’incontro di giovedì 31 alle ore 17,30 e poi a diffondere queste conoscenze per far partecipare tutti al referendum del 12 giugno, votando SI all’abolizione del nucleare ed evitando che la mancanza del quorum dei votanti renda inutile la consultazione, che il governo non ha volutamente accorpato alle elezioni amministrative, sprecando così centinaia di milioni di euro.

per il comitato
VOTA SI’ PER FERMARE IL NUCLEARE
Verdi per la Costituente Ecologista