Nel forlivese e nel cesenate il congresso del PD si è aperto ed è stata presentata la prima “mozione”.
E’ tutta centrata sulla questione rifiuti e da quel che si comincia a vedere si tratta di una vera e propria corrente, anzi un correntone, quello ” PRO HERA”
Si conferma leader di questo correntone il Presidente della Provincia, fedele ad una linea interpretata magistralmente in tutti questi anni, durante i quali, dall’inceneritore in avanti, mai ha fatto mancare il suo sostegno ed appoggio ad Hera a discapito degli interessi dei cittadini, soprattutto quando presiedeva l’Ato.
Insieme con altri ex democristiani, capeggiati da Foietta, sindaco i Santa Sofia, sta facendo di tutto per fare fallire il progetto messo a punto a Forlì, di gestire in proprio  rifiuti per favorirne il recupero e per chiudere con l’esperienza tutta negativa dell’inceneritore.

Poche settimane fa anche in Consiglio comunale a Forlì si è nei fatti costituito il gruppo consiliare “Pro Hera” e subito dopo una riunione della corrente ( tutta di ex democristiani ) aveva stilato un velenoso comunicato stampa contro il sindaco di Forlì che fedele al programma elettorale, l’inceneritore intende farlo lavorare sempre con quantità decrescenti fino alla sua auspicata chiusura.

Dopo la “prima” costituita dal voto in Consiglio comunale di Forlì per una rinnovata politica di gestione dei rifiuti, autogestita dalle amministrazioni svincolate dal gestore unico privato, i capicorrente Bulbi e Foietta aprono il fuoco di fila contro ogni forma di rinnovamento.

E’ palese che lo fanno in favore del monopolio HERA sulla gestione dei servizi pubblici.

Ora Bulbi se la prende con Forlì che dividerebbe il territorio : ma cosa ha fatto lui in tutti questi anni per unirlo, quali soluzioni ha cercato e costruito per rendere un territorio sempre più bicefalo un qualcosa che fosse i grado di operare in modo coordinato e coerente ?  Ha addirittura comprato un’altra sede per la Provincia a Cesena, proprio quando le Province  erano in procinto di essere chiuse !

Senza vergogna ci si batte, anche con attacchi personali contro chi è impegnato nel tantare di rinnovare il sistema di potere locale, per difendere gli interessi di una S.p.A. e non dei cittadini e del bene comune.

Vedremo nelle prossime settimane se le idee “congressuali”  di Bulbi e Foietta , conquisteranno altri esponenti del PD, magari andando a pescarli fra gli aficionados del “tortello magico”, quel gruppo di leader politici che ha saputo portare la sinistra al disastro del governo con il centrodestra.

Una cosa sola è certa : sono posizioni contrarie agli interessi dei cittadini e del territorio e il tentativo che Bulbi fa di dare loro una veste politica è davvero ridicolo, tanto è smaccata e palese la loro vicinanza agli interessi della Multiutility

si scrive ATO, si legge Hera

si scrive ATO, si legge Hera

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