ovaiole in gabbia
Non bastano 25 casi di West Nile Disease e 17 casi di Toscanavirus ci
volevano anche 2 casi di influenza aviare da H7N7 riscontrati in due
lavoratori dell’allevamento di galline di Mordano infetto da influenza
aviere per certificare il fallimento della politica di prevenzione e di
sanità pubblica della regione.
Le assicurazione della Responsabile del Servizio malattie infettive e
programmi di prevenzione collettiva regionale e dell’assessore Lusenti per
attestare come questa Regione, oltre allo stanco ritornello “di come siamo
bravi di quanto siamo efficienti ” e anche “tutta colpa del Ministero”
dimostrano che non solo non si cambia registro ma si cerca una
autoassoluzione.
Ricordiamo che la sanità, con la modifica del titolo IV della Costituzione
della Repubblica, è tra le competenze della Regione e che è fuori luogo
incolpare altri.
Per cronaca occorre ricordare che nei mega allevamenti esistono impianti di
aereazione-ventilazione che spingono verso l’esterno polveri che contengono
vari residui organici per q.li e in queste polveri derivate in gran parte
dalle deiezioni vi possono essere quantità industriali di virus che se ne
vanno svolazzando nell’aria e nell’ambiente con il beneplacito dell’autorità
sanitaria regionale.
Lo abbiamo già detto, occorre cambiare registro, trasformare queste
“fabbriche animali” in allevamenti nei quali vi sia maggiore rispetto per la
fisiologia e la natura degli animali, puntando al biologico, per fare vera
prevenzione ed evitare il perpetuarsi di crisi ricorrenti come quelle in
atto che oltre a minacciare la salute umana provocano enormi danni ad un
importante settore economico.

Sauro Turroni, Paolo Galletti, Arianna Bianchi – coordinatori regionali dei
Verdi dell’Emilia – Romagna

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