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le foto : catalpa a sinistra, paulonia a destra

Affidare il verde di una città a persone che non sanno distinguere gli alberi e non conoscono neppure il nome delle piazze della città dove lavorano dà i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Uno degli artefici della devastazione appena perpetrata contro gli alberi di Forlì , effettuata con la copertura di una commissione del verde lottizzata, in cui spiccano vivaisti e ingegneri elettronici, non sa distinguere fra una catalpa e una paulonia, il primo albero originario degli USA, il secondo della Cina. Sono molto diversi, perfino nei fiori, bianchi quelli dell’uno, azzurri quelli dell’altro.
Costui a commento di un post di Fausto che raccontava del fico di via Margutta a Roma ha detto che anche a Forlì, in piazza Cavour (?) accanto alla sede della CISL , che naturalmente si trova in un’altra piazza, quella del Carmine, c’è una catalpa che loro avrebbero strenuamente difeso con le unghie e coi denti , immagino dalle loro stesse seghe.
Non è una catalpa,bensì una paulonia. Si veda sotto una descrizione delle 2 piante e anche le loro foto.

La Catalpa, Catalpa bignonioides, della famiglia Bignoniaceae, porta il nome di una tribù pellerossa (Catawba) del nord-America, paese di provenienza di questa pianta. ( vedi le 2 foto a sinistra )La troviamo nei giardini e talvolta come alberatura lungo le strade. Ha grandi foglie cuoriformi, lunghe fino a 25 cm, glabre (lisce) nella faccia superiore e più pelose nella faccia inferiore. I fiori sono bianchi, tubulosi, in grappoli ascendenti, e sbocciano in piena estate (giugno/luglio). I frutti sono raccolti in baccelli lunghi anche 30/40 cm, che rimangono appesi alle estremità dei rami durante tutto l’inverno. Questo albero cresce velocemente e raggiunge i 15 m di altezza.

La Paulonia, Paulownia tomentosa, della famiglia delle Scrophulariaceae, fu dedicata da un botanico tedesco alla figlia dello zar Paolo I° di Russia, Anna Paulowna. Proviene dalla Cina, dove le venivano attribuite facoltà magiche, capaci di preservare la salute e la bellezza. ( Vdi le 2 foto a destra ) Un infuso delle sue foglie e dei suoi fiori veniva usato per prevenire l’invecchiamento della pelle e la canizie.La troviamo ancora nei giardini e lungo i viali, fiorisce in primavera prima di gettare le foglie e la sua immagine è associata al dolore della Vergine ai piedi della croce. I fiori, di colore malva/azzurrino, hanno la forma di un ditale aperto e sono raggruppati in grandi pannocchie erette. In questi giorni tutta la chioma appare ricoperta di fiori. Produrrà poi grandi foglie opposte cuoriformi, molto simili a quelle della Catalpa. L’albero cresce in fretta fino a 10 metri. In Giappone il suo legno viene impiegato per la confezione dei sandali e i suoi semi, raccolti in gusci alati ancora presenti durante la fioritura, sono usati per la produzione di una speciale qualità di carta.

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