Assunzione da parte del Sindaco di una persona priva di laurea nel suo staff. Il clamore che sta provocando questa vicenda, per la piega che sta prendendo, rischia di spostare l’attenzione da quello che è il vero problema, che provo a focalizzare. Se un Sindaco, usando le proprie legittime prerogative, assume su BASE FIDUCIARIA di assumere una persona nel proprio staff assegnandole il ruolo importante di portavoce può farlo, le norme lo consentono. Chiediamoci però da cosa può e deve discendere questa fiducia, soprattutto se la persona proviene dalle fila della opposizione. Deve conoscerla a fondo, e su cosa può basare la sua fiducia se non sulla conoscenza di vita, morte e miracoli della persona tanto da poterne avere fiducia totale, tanta da superare anche i problemi derivanti dalla differente collocazione politica? Non mi interessa se la signora in questione abbia o meno la laurea, quello che rileva invece è il fatto che il Sindaco abbia dimostrato di non conoscere affatto la propria collaboratrice. E allora occorre chiedersi quale sia la vera ragione della assunzione, se vi sia qualcuno interessato a quella assunzione, se essa sia congeniale a qualche “apertura” politica di cui l’assunzione sia una modesta merce di scambio o sia solo l’ennesima dimostrazione di sciatteria. Quello che però mi fa un po’ pena è il fatto che vi siano ministre che hanno dichiarato impunemente di possedere una laurea senza che per loro vi siano conseguenze di alcun tipo mente in questo caso si stanno predisponendo denunce penali. Due pesi e due misure motivabili solamente col penoso tentativo di scaricare sulla malcapitata ogni colpa.

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