La Lega Nord  accortasi dell’errore ha presto fatto un passo indietro e dichiarato che i vigili non dovranno considerare e multare le borracce di metallo, vietate dalla loro ordinanza. 

Pur di non ammettere l’errore gli autori richiedono a chi dovrà controllare il rispetto della norma uno sforzo interpretativo. La discrezionalità però è nemica del diritto ed è spesso fonte di favoritismi e di arbitrio: chi ci assicura che non verranno applicati criteri più rigidi a seconda della nazionalità del controllato?

Ci aspettiamo quindi che si completi il passo indietro e si ritiri l’ordinanza.

Si può cogliere però l’occasione del dibattito per fare qualcosa di positivo: se è indiscutibile la loro utilità, promuoviamo la diffusione delle borracce per ridurre la plastica delle bottiglie. Se Zattini deciderà di incentivare il loro uso nelle scuole, all’università e nell’ospedale e negli edifici pubblici, installando dove mancano rubinetti per la ricarica e regalandole agli studenti, saremo i primi a congratularci.

In città ci sono diversi distributori di acqua purificata che i cittadini usano volentieri, ma una distribuzione ancora più capillare faciliterebbe la loro fruizione e contribuirebbe alla riduzione della plastica monouso.

La maggioranza di destra dimostri di aver imparato dell’errore, non è troppo tardi!