Intervento di Davide Fabbri, Consigliere Comunale dei Verdi di Cesena

Mercoledì 12 marzo 2008, alle ore 10,30 del mattino, in Tribunale a Forli in udienza pubblica, si terrà la quinta e ultima udienza di un importante processo per presunta lottizzazione abusiva che vede fra i rinviati a giudizio l’amministratrice unica della Società AL.NE. srl (Stefania Migani), moglie di Nerio Alessandri (il 100% delle quote di tale Società sono di Nerio Alessandri, leader imprenditoriale di Technogym) per la realizzazione di una mega costruzione rurale più mega attrezzaia sulle colline di Celincordia, in via Termoli a Cesena, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale.

La mega lottizzazione ha comportato ingenti sbancamenti, modifiche sostanziali al territorio collinare, una aggressione edilizia ingiustificata in collina con la costruzione di fabbricati ad elevato impatto ambientale.

Il Sostituto Procuratore di Forli Monica Galassi (Pubblico Ministero nel processo) ha rinviato a giudizio 10 persone (dirigenti comunali, costruttori,
progettisti, affittuari della lotto, rappresentante legale di ALNE srl) per diversi ipotesi di reato; i reati contestati sono: lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio, concorso del reato, reato continuato, falsità ideologica.

La Procura della Repubblica fu allertata da segnalazioni di cittadini, dalle denunce politiche dei Verdi, dagli articoli – inchieste della stampa locale; il tutto portò ad un sequestro preventivo dei fabbricati e dell’area in questione, realizzato tramite ordinanza del GIP del 13.10.2004.

L’atto accusa e la requisitoria della PM Monica Galassi sono state pesantissime: il magistrato ha ribadito (nella requisitoria tenuta nella udienza precedente del Tribunale del 4 marzo scorso) che sono state violate le norme urbanistiche-edilizie; è stato violato il PRG; la lottizzazione è abusiva; le concessioni edilizie non potevano essere rilasciate poiché la società ALNE manca del requisito di imprenditore agricolo a titolo principale; autorizzando tale lottizzazione è stato dato un ingiusto profitto, un ingiusto vantaggio patrimoniale alla Società AL.NE. srl (da visura camerale il 100% delle quote sono di NERIO ALESSANDRI, patron di Technogym) dato che le opere sono da ritenersi abusive.
Il PM ha parlato di “forzature e di distorsioni adottate dall’ Amministrazione Comunale di Cesena”; il PM ha affermato che la “Giunta Comunale (attraverso l’Assessore Giorgio Andreucci) è intervenuta a sollecitare gli uffici tecnici a rilasciare le
concessioni edilizie”; “il Comune di Cesena ha tradito gli interessi pubblici; la Giunta difende gli interessi di un privato; la tutela del territorio è stata sacrificata all’interesse di un singolo “.
Il PM al termine della requisitoria, oltre a chiedere le pene detentive per tutti gli imputati, ha chiesto la demolizione dei fabbricati e il ripristino dei luoghi.

Io continuerò a seguire da vicino questo processo e sarò presente mercoledì 12 marzo in Tribunale:arringhe dei difensori e poi sentenza immediata.

Vi chiedo gentilmente di unirvi a me nel seguire questo processo, di essere presenti al processo (il processo è a porte aperte al pubblico) e di dare ampia informazione a questo importante processo.

Vi allego articolo recente di stampa.

Saluti ecologisti

abusi a celicordia