Auguri alla città  di Forlì per un futuro più verde

I fattori che hanno portato Forlì alla preoccupante retrocessione nel campo della qualità  dell’ambiente dipendono dalle politiche attuate, occorre invertire la tendenza nel campo delle politiche ambientali. Primo urgente obiettivo: portare ad un drastico miglioramento della qualità  dell’aria, vera emergenza cittadina.

Un buon anno per noi significa:

– Meno inquinamento e nessun nuovo inceneritore, grazie ad un decisivo aumento della raccolta differenziata
– Una migliore qualità  della vita e dell’ambiente, garantita anche alle generazioni future.
– Una città  sicura e vivibile anche per pedoni e ciclisti
– Uno sviluppo sostenibile della Città , che non sia fatto di solo cemento ed asfalto.

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Petrolchimico, processo d’appello: 5 condanne

La Corte d’Appello di Venezia ha parzialmente riformato la sentenza di primo
grado che aveva assolto i 28 imputati del processo per le morti e le
malattie provocate dal Petrolchimico.
Dopo 40 ore di camera di consiglio i giudici hanno condannato cinque dei 25
imputati rimasti ad un anno e mezzo di reclusione, per l’omicidio colposo di
un operaio e hanno dichiarato il non doversi procedere per questi stessi
imputati e per altri per intervenuta prescrizione in relazione alle morti,
alle malattie e ai reati
ambientali.

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Interpellanza urgente in merito a possibile sanatoria delle attrezzaie

Oggetto: Interpellanza urgente in merito a possibile sanatoria di attrezzaie in zona agricola da trasformare in ville – case di civile abitazione

premesso che:

Negli ultimi anni abbiamo assistito a Cesena ad un vero e proprio fenomeno speculativo e degenerativo di aggressione edilizia ingiustificata alla collina e alle zone rurali del territorio, con la realizzazione di centinaia e centinaia attrezzaie – depositi attrezzi (da mettere poi in vendita nelle agenzie immobiliari della città ) che mascheravano ville o case di civile abitazione: costruzioni ad alto impatto ambientale, sia sotto il profilo idrogeologico che estetico-paesaggistico, progetti edilizi in collina preceduti da sbancamenti e movimentazioni terra di eccessive dimensioni, modificanti la morfologia dei versanti e il loro assetto originario; uso improprio delle attrezzaie e proservizi agricoli trasformati abusivamente e palesemente in residenza.

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