Una cosa è certa ed è stata confermata del dirigente dell’ufficio verde pubblico del Comune : i pini di via Piancastelli sono sanissimi .
Le ragioni dell’abbattimento , fa sapere per le vie brevi l’amministrazione, deriverebbero quindi dalla difficoltà per i pedoni di percorrere gli stretti marciapiedi e dalle sconnessioni procurate dalle redici al manto stradale e dagli asseriti conseguenti pericoli.
Abbiamo già spiegato che si tratta di alberature storiche, gran parte delle quali già abbattute, che ornavano ( parola che sembra sfuggire a coloro che prediligono i tagli) una via realizzata ed intitolata per celebrare un grande evento, la trasvolata polare, compiuta nel 1926 da Amudsen e Nobile sul dirigibile Norge, fabbricato in Italia su progetto dello stesso Nobile.
La via con le sue alberature deve essere restaurata alla stregua di Viale della Libertà, ripiantando i pini e i cipressi abbattuti, rappresentando anch’essa un segno dell’urbanistica che trasformò la nostra città nel ventennio.
Da un attento esame della situazione in cui si trovano gli alberi che si vogliono abbattere si può notare che la scelta ha ragioni che nulla hanno a che fare con le motivazioni addotte.
Se la ragione del tagli è la vicinanza di alcuni pini alle recinzioni non si spiega perché ce ne siano altri ancor più vicini di quelli da abbattere, che invece vengono mantenuti.
La motivazione marciapiede stretto – alberi addossati alle recinzioni – impossibilità di passare – non regge a proposito del taglio previsto per i tre bellissimi pini di fronte al Corit, visto che non c’è alcuna recinzione : in realtà segare i pini consentirebbe di fare altri 3 posti di parcheggio e questa appare alla amministrazione una ragione sufficiente.
Se la ragione infine sono le radici allora andrebbero tagliati tutti, dal momento che tutti i pini hanno radici in superficie.
Esiste la possibilità tecnica di risolvere il problema provocato dalle radici che in superficie hanno subito traumi o lesioni e si sono ingrossate tanto da provocare fratture e rigonfiamenti nell’asfalto.
Non si fa perché costa, l’abbattimento è molto più economico!
Non ci si deve limitare però a discutere la questione taglio dei pini, ma va affrontato un problema molto più grave e trascurato dalla amministrazione: l’esplosione del traffico di attraversamento di quanti usano via Piancastelli per saltare i semafori.
La strada, da quieta via residenziale si è trasformata negli ultimi anni in una sorta di strada di scorrimento, con auto che la percorrono a velocità sostenuta, con code e numerosi incidenti.
E’ necessario e urgente un intervento sulla struttura viaria, per renderla intrinsecamente sicura, realizzando una zona nelle quali l’auto cede il passo ai pedoni e ai ciclisti, nella quale è sicuro e piacevole stare. Tutto questo si può ottenere rialzando la pavimentazione stradale, allargando i marciapiedi e rendendoli realmente percorribili a piedi, togliendo parte dei parcheggi delle auto lungo la strada, facendone un senso unico con cambiamenti di direzione che rallentino drasticamente la velocità, ripiantando le alberature che sono state tagliate negli anni, realizzando vere zone 30 come indicato nel piano del traffico e non limitando questi interventi alla sola segnaletica verticale che nessuno rispetta o fa rispettare.
Il traffico dalle strade più importanti venga indirizzato verso gli assi e le circonvallazioni che si stanno realizzando alleggerendo tutta la viabilità di quartiere, lasciando le piccole strade ai soli residenti : questo è quello che si può fare anche per il quartiere attorno a via Piancastelli, collegando il traffico di .via Spazzoli con la nuova tangenziale.
Si sospenda quindi definitivamente ogni ipotesi di abbattimento degli alberi e si metta mano ad un progetto un po’ più lungimirante e attento ai bisogni reali di tranquillità, sicurezza e vivibilità dei cittadini.
Lo stesso dicasi per tutti gli altri abbattimenti programmati in questi giorni e correttamente segnalati nel tronco delle alberature. Vorremmo che si evitasse di tagliare il nostro patrimonio ad ogni richiesta dei pochi cittadini che preferiscono il cemento al “fastidio” della raccolta delle foglie autunnali. Per ognuno di questi bisogna ricordare le decine di persone silenti fino al momento degli abbattimenti, che vedranno negativamente un operato che non è sostenuto da giustificazioni forti.
Con il censimento delle alberature abbiamo dimostrato di possedere un tesoro che andrebbe conservato ed ampliato, non eliminato.
I Verdi appoggeranno qualsiasi sforzo nella sua conservazione, sostenendone in ogni sede le spese necessarie ed impegnandosi anche con proposte e indicazioni.
Gruppo Verdi Per la Pace
Consiglio Comunale di Forlì