Lo ammettiamo, abbiamo peccato di ingenuità, pensando di aver a che fare con un rinnovato personale politico ma ci eravamo sbagliati, la somiglianza con quello del centrodestra è impressionante..
Ad oggi non c’è ancora uno straccio di programma, solo qualche chiacchiera sul fatto che vogliono essere più vicini ai cittadini e vogliono riportare Castrocaro ai fasti di un tempo, con una spruzzatina di verde qua e là.
Non una sillaba sul centro commerciale varato dalla Metri che farà morire Terra del Sole svuotandola dei suoi negozi e metterà in ginocchio i commercianti di Castrocaro , e dire che avrebbero dovuto avere a mente quanto successo a Forlì con l’ipermercato.
Non una parola contro la colata di cemento varata l’ultimo consiglio comunale attraverso il POC, cemento che costituirà un colpo durissimo per le residue ambizioni turistiche della città termale.
Ci saranno invece altri parcheggi che , come tutti sanno, sono generatori di traffico oltre a consumare nuovo prezioso suolo.
Anche alla luce di tutto ciò abbiamo fatto bene ad andarcene dalla coalizione di centrosinistra, non solo per i comportamenti inaccettabili del candidato sindaco che senza discutere ha stracciato le regole che i partiti che lo appoggiavano si erano concordemente date, mangiandosi la parola.
E’ evidente ormai che sul tema del cemento e dell’espansione urbana ci saranno poche differenze con quello che ha fatto la giunta uscente, quello che farà il centrodestra in caso di una sua vittoria e quello che farà il centrosinistra e questo ci fa capire i giochetti messi in campo per costringerci ad andarcene : volevano via libera per continuare a stendere metri cubi di cemento a piacimento.
Anche per i Verdi inizia dunque oggi la campagna elettorale, una campagna che sarà fatta di banchetti, comizi, volantini .
Lavoriamo per un futuro rinnovato, perchè anche Castrocaro e Terra del Sole possano un giorno aggiungersi ai Comuni virtuosi, quelli che fanno piani regolatori a sviluppo zero, che adottano buone pratiche nei confronti dell’ambiente e dei beni culturali, che si svincoli finalmente dalle ipoteche del passato, presenti più che mai nella compagine di Pieraccini.