Primissime simulazioni che sono state fatte nelle scorse settimane, quindi prima ancora di vedere il simbolo e di leggere i nomi dei candidati, davano un’eventuale movimento verde attorno ad un potenziale 2-3% come punto di partenza alle Europee, con un forte interesse proprio tra gli elettori dem e quelli pentastellati. Se queste indicazioni venissero confermate, anche senza le percentuali dei verdi tedeschi e austriaci, il 26 maggio potrebbe esserci una sorpresa green (d’altronde tutto è Possibile) ai danni di Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio, a loro volta impegnati nel duello su chi sarà la seconda forza alle spalle della Lega.
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