Lunedì prossimo il centrodestra di Forlì porterà in Consiglio l’ennesimo incremento di cementificazione: ben 16 nuovi insediamenti residenziali, produttivi e commerciali per una superficie territoriale di ben 576’200 mq.

Saranno cosi consumati e impermeabilizzati altri 57 ettari di suolo agricolo, corrispondenti a 114 campi di calcio!

71.733 Mq riguardano 7 insediamenti residenziali, come se a Forlì, che ha più di 7000 alloggi vuoti, scarseggiassero le case, mentre 385.451 sono aree produttive, cioè altri capannoni che si aggiungeranno ai tantissimi vuoti sparsi in zona industriale, e 119.016 saranno invece altri centri commerciali, come se la ventina i cui progetti sono stati appena approvati non fossero già sovrabbondanti.

Si schiantano con la realtà, come al solito, le finte promesse di contrastare i cambiamenti climatici: penose e continue bugie che sono una offesa ed uno schiaffo per i tanti giovani che anche il 24 Settembre scorso hanno manifestato per chiedere soluzioni alla politica.

Tutto questo dimostra ancora una volta, ce ne fosse il bisogno, che la legge regionale urbanistica è un triste imbroglio, che invece di fermare il consumo di suolo come dichiarato nelle intenzioni ha invece accelerato i piani di cementificazione del territorio. Ambientalisti, associazioni e Verdi lo denunciarono per tempo: anche in quella occasione purtroppo avevamo ragione.

Speriamo che in Consiglio Comunale l’opposizione si faccia sentire ed esprima un voto nettamente contrario, nonostante gran parte di questi interventi siano la continuazione del piano della amministrazione Drei, approvato con il voto contrario dei Verdi.

L’attuale maggioranza eviti di nascondersi dietro alle responsabilità della precedente: invece di bloccare qualche intervento non hanno fatto altro che aumentare le superfici approvate, come conferma anche questo atto.

E’ tutta da dimostrare, inoltre, la legittimità delle dubbie procedure messe in atto per consentire l’avvio di questi nuovi insediamenti, sostenute da metodi assai discutibili.

Si fondano su criteri generici individuati solo per dare una giustificazione di tipo tecnico alla volontà di accontentare le richieste degli immobiliaristi con nuove colate di cemento.

È clamoroso che venga spacciato per interesse pubblico la realizzazione di opere di urbanizzazione che sono un preciso obbligo di legge fin dal 1968 per chi realizza gli insediamenti.

Di nuovo viene violata la pianificazione sovraordinata: in un caso il divieto di realizzare nuovi supermercati sulla Via Emilia, visto che si intende realizzarne uno nuovo vicino all’ex Marco Polo con tanto di rotonda che aumenterà il traffico e taglierà le ciclabili, e nell’altro il divieto di realizzare centri commerciali di dimensioni sovracomunali, come accadrà in zona Ospedale Morgagni Pierantoni.

Rivolgiamo un appello a tutti, cittadini e associazioni, per costituire un fronte comune che contrasti queste politiche devastanti e che sappia costruire per gli anni futuri una alternativa a ciò che è in campo oggi.

Alessandro Ronchi
co-portavoce Europa Verde Forlì-Cesena


2 commenti

Gabriele Caroli · 11 Ottobre 2021 alle 7:43 am

C’è qualche speranza che questo disastro venga evitato?

admin · 11 Ottobre 2021 alle 7:54 am

Si, il consiglio comunale potrebbe bocciare la proposta. I cittadini potrebbero appoggiare le proteste e scrivere ai quotidiani (almeno quelli online visto che sarà oggi pomeriggio). Potete diffondere il più possibile la notizia sui social in modo che la maggioranza percepisca il malcontento e l’opposizione si mostri dura…

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