In questi giorni si susseguono notizie di esercizi commerciali costretti ad abbassare le serrande a causa dell’aumento dei costi energetici, e le famiglie sono terrorizzate dalle bollette che si preannunciano. In questo scenario il Comune annuncia una spesa di 364 mila euro tra Natale e Befana di video mapping e luminarie. Già anno scorso segnalammo l’enormità dello spreco di denaro pubblico e di energia, in un momento già critico dal punto di vista economico delle famiglie. Vedere riconfermato, seppur con una riduzione, questo enorme sperpero nonostante la guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica è sicuramente ancora più grave.

Con una spesa inferiore si poteva comunque garantire una serie di iniziative non energivore, favorire l’artigianato ed il commercio del nostro centro storico, aiutare con buoni spesa da dedicare alle attività locali le famiglie più bisognose. A tal proposito ci pare necessario che i Comuni che hanno quote di Hera si impegnino ad abbassare il più possibile i costi per le famiglie e le imprese loro utenti, invece di ripartirsi gli utili in aumento a causa dei profitti extra che derivano dall’ aumento dei ricavi. Sarebbe un doppio schiaffo nei confronti di chi è già in difficoltà o è preoccupato per l’enorme aumento dei costi.

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