Potrei essere soddisfatta che finalmente anche Santa Sofia passi alla raccolta differenziata porta a porta, ma è un vero peccato che questa decisione venga dopo troppo tempo da un “obbligo” che impone livelli di Raccolta Differenziata più alti e non da una scelta consapevole.

Era il 2005 quando i Verdi a Forlì invitarono il consorzio Priula di Treviso, per dimostrare che una raccolta differenziata avanzata avrebbe reso inutile il nuovo inceneritore di Hera.

A distanza di 17 anni ora anche gli altri partiti lo hanno capito, ma quanto tempo è stato perso inutilmente!

Non condivido la scelta di continuare ad affidarsi ad Hera per la gestione del servizio, visto che è responsabile degli scarsissimi risultati raggiunti fino ad oggi: un divario enorme se confrontato con Civitella, prima nel rapporto dei comuni “ricicloni” per i comuni sotto i 5000 abitanti della regione. Mentre il comune limitrofo produce 33,6 kg di secco residuo pro capite, Santa Sofia ha oggi un risultato che è più di 10 volte tanto, un dato che non trova nessuna giustificazione.

Se questa scelta della Giunta sarà riconfermata, chiederemo almeno una clausola che permetta la rescissione del contratto immediata da Hera in caso i risultati non siano comparabili a quelli dei comuni limitrofi: non è accettabile che il piano regionale dei rifiuti abbia un obiettivo del 65% e che il sindaco si ponga solo l’80% come ipotesi, ma soprattutto occorre valutare il residuo da smaltire, non le percentuali.  

La scelta del sistema di raccolta mista è tra l’altro peggiore di quello puro, come dimostra la differenza tra il dato del comune di Forlì e quello di Cesena, sia in percentuale sia in valori assoluti di indifferenziato.

Il porta a porta poi deve permettere anche un risparmio per i cittadini, che non dovranno più farsi carico del servizio non residenziale turistico e la tariffa puntuale sarà un incentivo anche economico che dovrà fare scendere le tariffe di chi sarà più virtuoso. Occorrerà quindi molta attenzione ai possibili “difetti della tariffa’ ed all’avvio del servizio, che anche altrove hanno creato qualche problema. 

Che questo ritardo permetta almeno di sfruttare le lezioni imparate in tutti gli altri comuni. Invitiamo da subito ad aumentare i controlli per evitare abbandoni e comportamenti scorretti e predisporre anche cartelli informativi per i turisti, oltre agli incontri pubblici. 

Speriamo che non sia un ennesimo fallimento della politica sui rifiuti del Comune.

Valentina Rossi, Consigliere Comunale Santa Sofia

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