Il Comune di Forlì ha uno strano modo di concepire la gestione del verde: invece di prendersene cura e manutenerlo, sembra che cerchi ogni via per maltrattarlo.
Dopo anni di incuria, ora tocca agli alberi sani delle aree verdi, ma in questo caso viene tagliato ogni ramo sotto i cinque metri, non importa quanto grosso o sano.
Gli alberi diventano così lunghi tronchi, dritti e secchi, pieni di grosse amputazioni anche all’interno dei giardini, dove basterebbe fare una potatura leggera e lasciare respirare la pianta.
Gli alberi lungo le strade si tagliano alle radici, quelli nei giardini si amputano come se fossero a bordo di una strada.
La sorte dei faggi in particolare è particolarmente penosa: avendo una imponente alberatura anche a livello del terreno, offrono con questa loro caratteristica riparo a ricci e altri piccoli animali, facendo sviluppare una piccola vegetazione naturale.
Alcuni di questi
sono diventati negli anni una palestra naturale all’aria aperta per i bambini, che qui imparavano a giocare con la natura, ovviamente impossibile dopo il maltrattamento delle amputazioni fino a diversi metri di altezza.
Forse siamo ancora in tempo perché questa “cura” non venga estesa a tutte le piante, come il faggio-arrampicatoio di via La Malfa, frequentato dai bambini all’uscita della scuola materna di fronte.
Speriamo che questo appello sensibilizzi la cittadinanza e faccia capire all’amministrazione che è inutile aggiungere qualche alberello, se poi si fanno soffrire le piante più importanti anche dei giardini pubblici, col rischio che questi interventi ne riducano vitalità e stabilità.
Maria Grazia Creta – Europa Verde Forlì
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