Candidatura a co-portavoce Comunale di Maria Grazia Creta e Alessandro Ronchi
Premessa
Il Comune di Forlì è al secondo mandato di una amministrazione di destra. Duramente colpito dagli eventi climatici estremi del 2023, affronta oggi un momento cruciale per il suo futuro.
Una parte della cittadinanza ha compreso le cause, che mettono a rischio vaste porzioni del territorio urbanizzato del Comune e i suoi abitanti, ma una fetta consistente si è pian piano rifugiata in una tranquillizzante rincorsa al caprio espiatorio, pensando che una bacchetta magica avrebbe evitato il disastro. Tanta colpa è stata ingiustamente data ai verdi e agli ambientalisti, “rei” di non aver permesso la pulizia dei fiumi e di aver così facilitato l’accumulo di materiale legnoso che avrebbe poi impedito il deflusso. Salvo poi scoprire che coi fiumi completamente scoperti il flusso di acqua è maggiore in collina e l’accumulo in pianura più devastante.
In questo quadro occorre intensificare gli sforzi già compiuti per divulgare le conoscenze scientifiche in campo, diffondere la consapevolezza sugli interventi sbagliati e cosa invece va fatto per difendere il territorio dal dissesto idrogeologico.
Dal punto di vista politico assistiamo a un fallimento del sindaco Zattini, famoso per le sue installazioni luminose che avrebbero dovuto rivitalizzare il centro storico, ma che nulla hanno ottenuto se non provocare una spesa spropositata.
Il PNRR ha concesso all’amministrazione una capacità di spesa senza precedenti, ma i progetti approvati sono stati spesso solo la riproposizione di quanto chiuso nel cassetto per decenni: molte di queste attività erano state rimandate dalle giunte precedenti perché non urgenti o troppo costose, e quelle utili non sono state adeguate al mutato quadro urbanistico e climatico. Si pensi al progetto del Roncolido: una spesa ingentissima i cui benefici rischiano di essere azzerati alla prossima piena del fiume.
Sottolineiamo l’assenza di progettualità che riguarda la cultura e i beni culturali, con il vuoto assoluto di idee utili alla loro valorizzazione. Un esempio lampante è il trasferimento della Collezione Verzocchi a Palazzo Albertini, per il quale si continuano a riversare milioni di euro per una idea fallimentare: si smantella la recente installazione a Palazzo Romagnoli e si trasferiscono le opere al San Domenico in sezioni dove a ogni pioggia l’acqua continua a infiltrarsi a causa dell’impluvio della Barcaccia.
E non si può non citare la valanga di cemento che ha coperto aree importanti della città, aumentando in maniera insensata il numero di supermercati e capannoni. Da unici in consiglio comunale e in giunta ci opponemmo a questa visione del POC, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma purtroppo in tanti hanno realizzato quanto si stesse concretizzando solo di fronte al fatto compiuto: il centro di Forlì si è spostato di fronte al casello dell’autostrada, aggravando la situazione già critica del centro storico.
Oggi però ci troviamo di fronte a una cittadinanza diversa, più consapevole e più attenta.
Il risultato elettorale delle amministrative non è stato sufficiente a ribaltare la maggioranza, ma è stato comunque positivo per la nostra lista AVS. Se la coalizione fosse riuscita a vincere avremmo eletto tre consiglieri comunali e saremmo stati determinanti in Giunta.
La coscienza sui danni della cementificazione è più diffusa di quanto non fosse 10 o 20 anni fa, quando preannunciavamo la situazione, e i danni dell’alluvione del 2023 hanno fatto comprendere che gli effetti del riscaldamento climatico non saranno pagati solo in territori lontani, ma qui e prima di quanto ci si aspettasse.
Grandi opportunità legate alla transizione ecologica, alla green economy, alla rinascita delle aree urbane dismesse si presenterebbero, se fossimo pronti a coglierle.
Le enormi spese del 110% hanno dimostrato una via sbagliata all’incentivazione di questa economia: interventi a beneficio di chi non aveva bisogno, di breve durata e che non hanno portato stabilità in questa nuova economia, riduzione del ruolo di controllo dei lavori un impennamento dei prezzi e un calo drammatico dei benefici rispetto ai costi.
Ma incentivare le case green ci conviene: anche volendo a tutti i costi ignorare gli enormi benefici ambientali il debito commerciale nei confronti dei paesi esportatori di fonti fossili sarà sempre più grave, e le nostre bollette saranno sempre più alte.
La produttività italiana non è bassa per il lavoro, che è uno dei più sottopagati d’Europa, ma per i costi energetici. Si pensi ad esempio alle nuove politiche spagnole di incentivo alle rinnovabili e si faccia il paragone con quelle italiane.
Europa Verde intende proporre una prospettiva alternativa e positiva, radicata nelle comunità, che ci permetta di affrontare la crisi climatica e le trasformazioni economiche con strumenti concreti e partecipati.
Questi anni e questi mesi hanno mostrato chiaramente che un partito verde è essenziale: nessuno come i verdi ha saputo preoccuparsi delle cause che portano all’aumento degli eventi estremi, nessuno ha posto altrettanta convinzione nella difesa del territorio contro la cementificazione, nessun altro è andato oltre alle promesse – sempre positive – delle campagne elettorali, spesso ponendosi in posizioni diametralmente opposte alla linea giusta il giorno dopo la chiusura delle urne.
Una candidatura condivisa
Proponiamo la candidatura congiunta di Maria Grazia Creta, co-portavoce uscente con una importante esperienza politica e amministrativa, e di Alessandro Ronchi, attivo da anni nel partito e nella politica locale e nazionale. Insieme garantiranno un mandato aperto, plurale e radicato, sostenuto da entusiasmo, competenza e capacità di coinvolgere energie nuove. Il mandato che consegniamo ai due portavoce è quello di far crescere una nuova generazione di attivisti, affidando loro responsabilità e strumenti per attirare nuovi iscritti e simpatizzanti.
Sul piano programmatico riprendiamo con forza la proposta fatta agli elettori nelle recenti amministrative, da diffondere e divulgare nel concreto con incontri, appuntamenti e approfondimenti. Non è sufficiente fare opposizione, ma occorre essere propositivi e attivi sul territorio.
Cultura
Valorizzare il patrimonio culturale e ambientale, riapertura di musei e promozione di eventi culturali permanenti. Completare il San Domenico, risistemare anche il territorio circostante. Restaurare il Merenda e riaprire tutti i musei chiusi da anni a cominciare da quello archeologico e dall’etnografico. Modernizzare e rendere attraente la biblioteca trasferendo la sezione moderna a palazzo Albertini per rivitalizzare la piazza. Recuperare la Ripa per funzioni pubbliche, evitandone la privatizzazione.
Solidarietà e partecipazione
Continuare a spingere per ottenere un’amministrazione aperta al confronto si esce uniti e solidali nelle difficoltà: trasparenza, comunicazione, collaborazione con le cittadine e i cittadini, le associazioni, le imprese. Governance partecipativa e responsabile per una Forlì sostenibile, inclusiva e solidale. Più coinvolgimento delle cittadine e cittadini nella gestione pubblica
Un buon lavoro e una buona scuola
Salario Minimo Comunale: obbligo di livelli minimi di retribuzione per chi lavora in appalti pubblici. Sicurezza e salute sul lavoro: basta morti bianche! Formazione e sviluppo del Polo Universitario, più servizi agli studenti. Lavori Green: La conversione ecologica genera lavoro di qualità e benefici locali
Energia pulita e sostenibilità
Forlì Città Solare: Incentivi al fotovoltaico, al risparmio energetico e alle rinnovabili. Promozione delle comunità energetiche. Introduzione del “biglietto climatico” per ridurre i costi e favorire i mezzi pubblici. Protezione di pedoni e ciclisti
Centro storico
Più aree pedonali e incentivi alle attività commerciali, ampliamento Giardini Orselli. Ristrutturazione degli edifici attraverso consorzi di quartiere per aumentare la residenzalità. Parcheggi per residenti e navette elettriche gratuite anche di sera
Urbanistica Rensponsabile
Tutelare il verde esistente e progettare nuovi parchi. Stop alla cementificazione: città per le persone e non per auto e capannoni. Riduzione del traffico, promozione della mobilità sostenibile e completamento delle vie ciclabili. Più sicurezza sulle strade! Diritto alla casa con sostegno ai più deboli.
Genitorialità, inclusione e diritti
Città a misura di bambine e bambini, giochi in centro. Aumento dei posti nei nidi e riduzione delle rette, servizi post scuola. Impegno per il benessere sociale, l’equità e i diritti di tutti, contro ogni discriminazione. Attenzione particolare alla sicurezza e all’accessibilità per tutte e tutti. Per gli anziani un circolo in ogni quartiere, costruire un centro demenze con l’AUSL
Innovazione per il cambiamento
Nuove tecnologie per la città: per monitorare e ridurre l’inquinamento, promuovere cultura, eventi e buone pratiche. Coworking per riutilizzare spazi oggi vuoti e ridurre spostamenti, app per la mobilità e car sharing. Digitalizzazione Archivi Comunali, Servizi Online e trasparenza negli atti pubblici.
Cultura di pace a tutti i livelli
Creare presupposti e strumenti per accrescere la sensibilità verso una cultura di Pace. Accrescere il benessere e sicurezza con la cultura, la socialità, la partecipazione e la formazione. Accogliere e integrare per ottenere una città più sicura di quella che si ha con solo manganelli, pistole elettriche o transenne
Gestione del territorio e ambiente
Revisione della pianificazione: basta nuovi centri commerciali! Protezione del territorio dalle alluvioni e dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Nuovo Piano di Protezione Civile da divulgare periodicamente. Priorità alla sicurezza del territorio, delle abitazioni e dei luoghi di lavoro, con piani di formazione e verifica. Forti investimenti nella manutenzione delle strade, delle reti fognarie. Raccolta dell’acqua piovana e recupero delle acque reflue per l’irrigazione. Riduzione dell’uso dell’inceneritore per renderne possibile la chiusura. Ritiro gratuito degli sfalci e potature. Aumento risorse per canile e gattile, collaborazione con le associazioni, nuove aree sgambamento
Un rilancio ecologista completo
Il cuore della nostra proposta è un rilancio radicale e operante delle politiche sociali ed ecologiste in ogni ambito: tutela della salute, equità nella distribuzione delle risorse e delle imposizioni fiscali, aiuti alle persone fragili che hanno più necessità e sostegno alle iniziative economiche positive. Tutela del suolo, difesa dei fiumi e delle aree naturali, mobilità pubblica e attiva, agricoltura biologica, giustizia climatica. Agiremo con campagne, partendo da quelle che hanno più di una ricaduta positiva, su aria, acqua, energia, biodiversità e fronte rurale, promuovendo attività pubbliche, legami con comitati, cultura politica e alleanze sociali.
Un esempio concreto di quanto sia utile fare sono le comunità energetiche che promuovono le energie rinnovabili, abbassando al contempo le bollette alle famiglie e imprese e riducendo l’inquinamento, o la difesa delle falde acquifere che tutela sia la salute sia l’ambiente che per le future generazioni.
Radicamento e rappresentanza
Il nostro intento è rafforzare le rappresentanze ecologiste.
Tramite la lista AVS alle elezioni abbiamo eletto una consigliera, Diana Scirri, che sta facendo un ottimo lavoro nei banchi dell’opposizione. Occorre aumentare il nostro aiuto e supporto nei suoi confronti, perché il ruolo del consigliere in solitudine è meno efficace e molto usurante. Il nostro obiettivo è quello di triplicare la nostra rappresentanza alle prossime amministrative, ed aggiungere a questa presenza in consiglio quella in Giunta. La scelta del candidato sindaco che dovrà rappresentare la coalizione sarà cruciale, e questo percorso andrà costruito con largo anticipo, in maniera partecipata e con un grande supporto da parte della cittadinanza. Non accetteremo imposizioni dall’alto dell’ultimo minuto.
Le recenti elezioni dei comitati di quartiere ci hanno portato a eleggere 4 nostri rappresentanti: in centro storico, a Pieve Acquedotto, a San Benedetto e nel quartiere Spazzoli. Il loro ruolo di contatto con il territorio è cruciale e ci aiuterà ad avvicinarci all’elettorato, a comprenderne i bisogni, a spiegare le nostre proposte.
E’ essenziale ma non basta ottenere eletti, serve garantire loro supporto politico e tecnico, favorire coordinamento strategico e visibilità pubblica.
Le alleanze e le coalizioni sono uno strumento per far crescere la consapevolezza distribuita sui temi che riteniamo cruciali. Occorre però mantenere con determinazione la volontà che questa cooperazione sia coordinata e non subìta, fare in modo che le campagne elettorali e soprattutto le nomine negli enti nei quali diventiamo maggioranza non siano viziate da squilibri che sviliscano l’impegno e la presenza di una delle componenti. Alleanza Verdi e Sinistra è una cooperazione tra sensibilità diverse, e potrà funzionare solo se sarà tale e verrà mantenuto un equilibrio.
Un discorso analogo si può fare nei confronti delle coalizioni che si costituiscono per le elezioni amministrative. Spesso la nostra capacità programmatica e di progettualità riesce a spingere le coalizioni nelle quali siamo presenti verso una proposta più appetibile e concreta. Le coalizioni però non vanno date per scontate, ma discusse sul piano programmatico e anche organizzativo. Un buon programma senza le persone a dargli corpo è solo un insieme di parole vuote che verranno disattese alla prima occasione: purtroppo l’esperienza sta a dimostrarlo.
Tutti i partiti della coalizione devono imparare a rispettarsi e a trovare il comune denominatore, perché l’obiettivo è cambiare in meglio le città e il territorio. Non basta vincere contro queste destre retrograde e sostenitrici di politiche disastrose, occorre fare meglio: dove i candidati sindaci non rappresentino un vero cambiamento positivo riteniamo che non si debba dare per scontato il nostro sostegno, ma lavorare per una alternativa migliore.
Il sostegno fornito dagli elettori non è una carta in bianco, ma una forza che dobbiamo spendere per creare un futuro migliore.
Alleanza con le associazioni ambientaliste e di promozione sociale
Le associazioni del territorio sono fondamentali per l’ambiente e per il consenso. Ci impegneremo a costruire un’alleanza strategica con loro: ascolto, percorsi condivisi, campagne tematiche, iniziative e mobilitazioni comuni saranno il modo per ampliare la partecipazione civica e tradurre l’impegno ambientale in impulso politico.
Conclusione
Questa mozione mette al centro la costruzione di un progetto ecologista compiuto, radicato e lungimirante. Chiediamo all’assemblea il sostegno affinché Europa Verde diventi motore di cambiamento, credibile nelle scelte, autonoma nelle alleanze e forte nel contributo collettivo. Solo così potremo dare concretezza all’ecologia politica, con rigore, passione e futuro.
Candidiamo a
Co-portavoce Maria Grazia Creta e Alessandro Ronchi
Tesoriere Giuseppe Pontillo (Paolo)
Membri dell’esecutivo:
- Giuseppe Pontillo (Tesoriere)
- Carmen Barasi
- Massimiliano Rocchi
- Silvia Giardini
- Fausto Pardolesi
- Federica Zoli
- Alessandro Tassinari
Primi firmatari
- Alessandro Ronchi
- Maria Grazia Creta
- Fausto Pardolesi
- Silvia Giardini
- Giuseppe Pontillo
- Nicola Orofino
- Alessandro Tassinari
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