Il consigliere comunale dei Verdi di Cesena Davide Fabbri è stato nuovamente querelato per vicende politiche legate alla sua attività di consigliere comunale.
Questo il suo commento a caldo, nel giorno del ricevimento della comunicazione della notizia della querela nei suoi confronti per il reato di diffamazione a mezzo stampa.
“Sono nuovamente querelato.
Querelato questa volta da un potente imprenditore dell’edilizia, solo per il fatto di aver criticato l’Amministrazione Comunale di Cesena (e non l’imprenditore titolare della concessione edilizia) di aver autorizzato un intervento edilizio a rischio di pesante speculazione in una area verde di tutela fluviale e paesistica a Ponte Abbadesse di Cesena.
Interpellanze al Sindaco, comunicati stampa, volantinaggi, hanno probabilmente infastidito il potente costruttore proprietario delle aree: è scattata la querela nei miei confronti di consigliere comunale dei Verdi.
La vicenda da me denunciata all’opinione pubblica simboleggia chiaramente il più grosso guaio del nostro tempo a Cesena (ma non solo): sull’urbanistica, sulla gestione del territorio, le forze politiche che si richiamano ai valori storici della sinistra (che amministrano la città ), sono aggrappate a politiche praticamente indistinguibili dalle destre.
Personalmente, sono stato querelato parecchie volte per aver scritto cose simili (e anche piu’ dure) contro i poteri forti della città .
Alla fine, per fortuna, sono sempre stato assolto o prosciolto prima del processo, poiché ho sempre detto la verità , scomoda ma di verità si trattava.
Le iniziative di chi querela, come in questo caso, sono riconducibili in larga misura ad azioni strumentali, che compromettono la serenità del ruolo di consigliere comunale, con grave incidenza sul diritto di libera espressione del pensiero, essenziale in un regime democratico.
Il clima di intimidazione che si è determinato costituisce un fattore che reputo molto grave.
Il motivo di queste querele va ricercato nell’attività politica dei Verdi di Cesena, che, con tono critico ma senza ricorrere a insulti o offese di alcun tipo, smascherano spesso e volentieri la malagestione della cosa pubblica, denunciano (spesso isolatamente) i danni arrecati all’ambiente.
La cosa dà troppo fastidio; pertanto gli avversari di turno ricorrono alle chiare e significative intimidazioni nei confronti di opinioni motivate di critica politica.
Questi fatti non rappresentano dei casi isolati, ma si inquadrano in una preoccupante tendenza generale alla limitazione del “diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” garantito dall’articolo 21 della nostra Costituzione.
Tanto si doveva per opportuna conoscenza.
Saluti ecologisti”
Davide Fabbri
consigliere comunale dei Verdi di Cesena (FC)
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