E’ stato un congresso molto partecipato, un appuntamento che aveva, tra l’altro, il compito di chiudere un periodo molto dibattuto all’interno del Sole che ride e che, alla fine, ha trovato grande unitarietà  di intenti.
I Verdi della Provincia di Forlì-Cesena si sono raccolti attorno ad una mozione congressuale unitaria che riproponeva in blocco i vertici del partito dimessisi un mese e mezzo fa per rendere possibile l’assemblea che aveva anche lo scopo di sottoporre alla valutazione democratica l’azione politica attuata dagli organi del partito.
Sarà  Sauro Turroni a guidare il partito per i prossim tre anni. La sua relazione, ascoltata dai vertici di tutti i partiti del centrosinistra ospiti, ha convinto la stragrande maggioranza del popolo verde che ha così condiviso anche quanto fatto dagli organi del partito in merito alla vicenda legata all’ex verde Roberto Riguzzi.
Turroni, giunto al suo secondo mandato sarà  affiancato nell’esecutivo provinciale da Stefano Brigidi, Davide Fabbri, Tiziana Lugaresi, Marzio Matteucci, Fausto Pardolesi e Alessandro Ronchi.
Rinnovato anche il Consiglio Federale Provinciale, il parlamentino composto da 21 persone, che ha visto eletti: Caroli Donatello, Balduzzi Ruggero, Bandini Andrea, Barasi Carmen, Berlani Berta, Biondi Giancarlo, Rita Faggi, Casadei Massimo Cuni Leonardo, Dall’Agata Mario, Beoni Flavio, Billi Francesco, Erani Claudio, Londrillo Antonio, Malmesi Claudio, Marini Alessandro, Poni Zelio, Pontillo Giuseppe, Zoffoli Claudio, Giuseppe Scarnera, Bussi Valerio.
“Il partito – sottolinea Sauro Turroni – è uscito fortemente ricompattato da questo congresso che ha dimostrato la consistenza dei Verdi e la loro unità . Ora ci aspettano momenti politici non facili che, come centrosinistra, sapremo superare se verrà  riconosciuta la pari dignità  di tutte le forze politiche dell’Unione. Una strada che abbiamo indicato nel corso del nostro congresso è quella di un rapporto più stretto con le altre forze politiche che preveda tra l’altro, momenti di confronto partendo dal piano programmatico. Necessario, a nostro avviso, che i partiti si trovino in tempi brevi anche per analizzare e risolvere i problemi venutisi a creare nel corso di questi due anni e mezzo a partire dalla Provincia.”

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