I Verdi : “Con Gagliardi (Pdl) i problemi delle galline romagnole a Bruxelles ? No di certo, piuttosto quelli degli allevatori”.
E le galline : “stacci tu in una gabbia come la nostra”
Nell’incontro dal titolo “Forlì e l’Unione Europea” del 29 aprile, Stefano Gagliardi, candidato del Pdl per la Provincia ha dichiarato : -.”Spesso l’Europa viene vista come matrigna,”- e ha aggiunto “- La Romagna, in particolare, teme la normativa sul benessere animale che dal 2012 abolirà le gabbie negli allevamenti. Se non si interviene saremo rovinati”, ha spiegato Gagliardi, che è dirigente anche di Assoavi, l’associazione degli avicoltori. E ancora ha aggiunto a proposito della tracciabilità: -“Non possiamo dire che un pollo è allevato, lavorato e prodotto in Italia perché in Europa non lo vogliono”-.
In Europa hanno ragione : pensate a come viene allevato, nutrito un pollo, agli spazi ridotti in cui viene costretto, senza potersi praticamente muovere, alle dosi massicce di antibiotici che gli vengono somministrate per farlo sopravvivere alle patologie conseguenti la vita terribile che fa e per farlo crescere più in fretta, tanto che in 37 giorni ha raggiunto il peso standard per la commercializzazione, in un tempo più breve di 5 volte quello naturale.
Se i polli sono cresciuti a forza di antibiotici, il 90% delle galline ovaiole vive in gabbie di batteria.L’allevamento in batteria è un sistema intensivo dove milioni di galline sopravvivono recluse in uno spazio più piccolo di 550 cm2.
Vorremmo vedere coloro che si battono perché le gabbie continuino ad essere utilizzate vivere in una minuscola gabbia insieme ad altri 4 simili, avendo a testa uno spazio in proporzione un po’ più piccolo di un foglio A4, 21 x 29,7 cm
Per rendere l’idea i Verdi hanno riprodotto una gabbia che può contenere un essere umano in uno spazio proporzionalmente quasi doppio a quello di una gallina e hanno posto al suo interno una gigantografia di un sostenitore delle gabbie lager. C’è anche raffigurato il simbolo del partito delle galline, il cui motto non può che essere “IL POLLO VUOLE LIBERTA’ “
Questi sistemi di allevamento, che non tengono in alcun conto le esigenze naturali degli animali provocano l’insorgere di gravissime malattie che si trasmettono agli uomini, tra le quali possiamo annoverare mucca pazza, l’influenza suina messicana, l’influenza aviaria ecc, che si sommano alla resistenza di molti patogeni agli antibiotici che assumiamo in grandi quantità attraverso la carne che consumiamo.
Si tratta di “fabbriche animali” , un sistema che prevede assenza totale di rapporto con la natura, con ventilazione e luce forzata per aumentare la produzione. Una tortura per gli animali, privati dei loro bisogni elementari: muoversi, razzolare, covare, fare bagni di terra.
I danni alla salute sono innumerevoli, dall’osteoporosi alla frattura delle ossa. Ciò che è peggio sono i danni psicologici. In queste condizioni le galline impazziscono letteralmente, tanto da diventare cannibali. Per questo subiscono la mutilazione del becco .
Le batterie sono prigioni. E’ il momento di aprire le gabbie.
Aboliamo l’allevamento industiali. Le alternative esistono:
* c’è l’allevamento all’aperto e biologico. I polli dispongono di un’area coperta e inoltre possono accedere all’esterno attraverso appositi varchi, potendo così respirare aria fresca, godere della luce solare, razzolare e fare bagni di terra in un ambiente più consono alle loro esigenze.
* c’è l’allevamento a terra, dove gli animali sono chiusi in grandi capannoni attrezzati con abbeveratoi,mangiatoie, nidi per la deposizione delle uova e talvolta trespoli. Hanno a disposizione per muoversi tutto o ampie aree del capannone.
Dal 1° gennaio 2012 sarà vietato l’allevamento delle galline nelle gabbie di batteria. La scadenza, tuttavia, rischia di essere rinviata per le pressioni di tanti politici , amche del nostro territorio, a cominciare dagli esponenti del PDL.
Noi Verdi, insieme con la LAV, chiediamo l’immediata applicazione della Direttiva europea e il bando delle gabbie entro il 2012.
La loro abolizione costituisce un risultato storico nel miglioramento delle condizioni di vita degli animali.
Liberiamo le galline!