La sorprendente intervista di Buffadini, l’assessore che per conto del Comune stava in Sapro, merita alcune richieste di chiarimento.
Le facciamo noi Verdi che come tutti ricordano siamo da sempre stati gli unici a denunciare pubblicamente lo scandalo costituito da una società come quella in cui alcuni signori avevano il compito ( o la pretesa ? ) di gestire lo sviluppo delle aree produttive nel nostro territorio.
Non ci risulta che alle nostre solitarie prese di posizione si sia aggiunto mai nessun altro, anzi che tutti allineati e coperti abbiano continuato nel fare pasticci mentre contemporaneamente le amministrazioni di cui facevano parte, come nel caso dell’assessore Buffadini, facevano varianti trasformando campi agricoli in zone industriali, al di fuori e in concorrenza con l’azione di Sapro, vedasi Querzoli –Ferretti al Ronco sulla via Emilia.
Ci dica l’ex assessore cosa diceva, visto che andava nei consigli di amministrazione e che a suo dire non dormiva, ci dica quali iniziative ha assunto per impedire che la vicenda non fosse portata ad ulteriori conseguenze. E faccia sapere a chi riferiva i suoi rilievi e critiche e anche i suggerimenti per impedire “ i prodromi del disastro”.
Perché se erano “prodromi” forse si poteva fare anche qualcosa . O no ?
E dica anche come ha votato e cosa ha fatto per impedire le varianti tipo Querzoli – Ferretti che unite a quelle di tanti altri comuni, favorivano chi si comprava terreni agricoli trasformandoglieli in edificabili, creando un mercato parallelo e più vantaggioso al di fuori di Sapro.
E dica anche se si rendeva conto che quelle varianti acceleravano il disastro che , per quanto riguarda i Verdi, era scritto nel certificato di nascita di Sapro