Chi pensava che la nuova amministrazione di Zattini si sarebbe differenziata ed avrebbe messo in atto politiche più vicine agli interessi di chi l’aveva sostenuta, tipo i commercianti, si sta accorgendo di essersi sbagliato.

E’ partita una sequela di varianti alla pianificazione urbanistica tutte volte a incrementare le superfici dei centri commerciali a discapito del centro storico e delle sue attività, giustificando queste scelte con un “ma lo hanno fatto anche gli altri”.

E per il centro storico dopo alcune azioni propagandistiche definite antidegrado, che hanno ristretto gli spazi di vivibilità e socialità nella città, non viene proposto nulla di meglio dell’ apertura alle auto addirittura di Piazza Saffi, gettando alle ortiche le proposte di giovani, associazioni ed Europa Verde che hanno insistentemente richiesto di dare più spazio a pedoni e bici cambiando il modo di spostarsi nella città, rendendola meno inquinata e più umana.

Come dimenticare la balla raccontata ai forlivesi riguardante l’impegno a demolire il parcheggio Sacripanti e barcaccia, immediatamente disatteso affermando che non è nei programmi dell’ amministrazione per poi sposare subito l’orrendo e volgare progetto predisposto dai predecessori?

In altri campi, come il verde e gli alberi, possiamo dire che in questo primo anno è peggiorato il modo di operare: non si danno più informazioni, si abbatte indiscriminatamente, è scomparso il sito da cui i cittadini potevano ottenere trasparenza ed informazioni con un click, ma quel che è peggio è che si è fatto abbondantemente ricorso a violazioni alle norme del regolamento del verde dando interpretazioni di comodo pur di fare interventi di abbattimento di alberi in periodi proibiti, come in viale Roma, o potature in periodo di nidificazione in molte parti della città.

Infine, e ciò appare assai penoso, gli amministratori sbandierano come proprie le scelte riguardanti i boschi urbani sperando nella memoria corta: ad esempio quello nei terreni INPS accanto al Morgagni/Pierantoni e l’ampliamento del parco urbano, entrambi già approvati prima delle elezioni.

Se qualcuno pensava che la pandemia avrebbe fatto riflettere questa giunta e indotto a modificare il modo in cui si gestisce una città rispettando maggiormente l’ambiente, la natura, combattendo l’inquinamento, favorendo il rispetto del territorio, disincentivando l’uso delle auto private, si è sbagliato di grosso.

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