GALLINA LASCI STARE I VERDI E NON SI ARRABBI CON LORO SE IL SUO TORTELLO MAGICO NON GLI HA GARANTITO LA POLTRONA DI ROMAGNA ACQUE

L’ex sindaco e ex presidente della provincia di Forlì-Cesena per meriti spartitori fra le forze politiche di centrosinistra, poi confluite tutte nel PD, se la prende coi Verdi perchè questi ultimi pretendono competenza e trasparenza nelle nomine pubbliche.

Gallina dice che in Romagna acque si può fare perchè  ci sono troppi soci , ben 68 !  Cioè 68 enti non possono accordarsi per essere trasparenti, per adottare procedure che privilegino il merito e la competenza, che non vengano piegate al soddisfacimento degli equilibri interni del suo partito.

Il sindaco di Forlì non gode particolari simpatie da parte dei Verdi ma se sostiene che è ora di smetterla con le nomine fatte per mettere a posto o dare un lavoro a esponenti di partitto rimasti senza sedia, i Verdi sono lieti che proponga idee che loro stessi avanzano da anni e che quindi condividono.

Vogliamo però svelare le ragioni di questa modesta polemichetta : i criteri che i Verdi invocano e che il Sindaco di Forlì condivide, hanno sbarrato il passo alla sua ambizione di diventare lui il Presidente di Romagna acque e questo fatto, stranoto negli ambienti politici, spiega anche la ragione delle pesanti rimostranze del Presidente Bulbi, che invocava per la SPA dell’Acqua un posto per un suo compagno di “tortello”, purchè cesenate.

Quanto a Ridracoli vogliamo ricordare allo smemorato ex esponente repubblicano che all’inizio degli anni 80 il PRI cesenate e Libero Gualtieri , la Regione Emilia Romagna e i Verdi condividevano lo stesso progetto, quello di utilizzare il canale emiliano romagnolo, in gran parte già realizzato, progetto che venne abbandonato con la scusa dell’acqua buona e la spesa di oltre 1000 miliardi di lire.

Categorie: Generale