Addio Marina. La sua scomparsa mi addolora. L’ho conosciuta come donna intelligente, assolutamente indipendente, capace di mettersi in gioco senza alcuna remora per le battaglie in difesa della natura e degli animali in cui entrava con tutta la forza della sua grande vitalità. Insieme con Carlo Ripa di Meana a cui va il mio affettuoso saluto abbiamo condiviso alcune battaglie importanti come quella contro la strage delle foche in Canada, a cui seguì il divieto dell’importazione delle pelli di foca in Italia o come quella contro gli esperimenti nucleari francesi, quando con un blitz all’ambasciata di Francia alla fine provocò la cacciata dell’ambasciatore da Roma. Con Marina e Carlo ci battemmo contro le Olimpiadi a Roma nella convinzione che avrebbero provocato un nuovo sacco della Capitale e una voragine nelle casse dello Stato. Dall’altra parte c’era il sindaco Rutelli, che proveniva sempre dalle fila dei Verdi ma poco ci importava : difendere Roma dalle ruspe e dal cemento prevaleva nei confronti di qualsiasi altra considerazione o vincolo. Marina si battè con forza contro le pellicce, lei che ne aveva portate tante e lo fece fino in fondo usando anche il suo corpo in enormi manifesti che affissi ovunque in Italia scandalizzarono beghine e perbenisti ampiamente rappresentati anche nel mondo ambientalista. Mi avevano chiesto, Marina e Carlo, prima del lancio di accompagnarli alla Saatchi & Saatchi per vedere i manifesti della campagna dell’ Ifaw contro le pellicce : mi ricordo come ce la ridemmo all’idea dello shock che quelle immagini avrebbero provocato fra i benpensanti raggiungendo lo scopo di suscitare attenzione e clamore attorno al tema della crudeltà contro gli animali. Addio dunque Marina e un abbraccio affettuoso a Carlo, miei compagni di una bella stagione di impegno in difesa della natura. Le foto che pubblico hanno 20 anni esatti e rappresentano la consegna di alcune migliaia di fote all’ambasciatore canadese che facemmo nel dicembre del 2017 : nell’angolo in fondo un giovanissimo Walter Caporale, a quel tempo direttore dell’Ifaw
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