A un anno esatto dal disastro dell’alluvione che ha colpito la Romagna, il Deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli insieme con i candidati della lista Fondamenta – Alleanza Verdi e Sinistra, ha ripercorso gli eventi climatici che hanno colpito Cesena e la Romagna.
“La destra nega i cambiamenti climatici ed opera concretamente perché si continui nella strada scriteriata dell’ uso delle fonti fossili, del consumo di suolo, dell’aggressione alla natura e ai beni comuni ed ha gravi responsabilità in tutto ciò che succede, non solo nella blocco di tutti i ristori a cittadini e aziende che hanno perso tutto per l’ alluvione.”
“Salvini e il governo vogliono spendere la somma enorme di 14 miliardi di euro per il ponte sullo stretto – ha affermato Bonelli – ma non trovano, o meglio non vogliono trovare gli 8,5 miliardi per riparare i danni dell’alluvione.”
“C’è un controllo dell’informazione senza precedenti in questo Paese, e l’attacco agli ambientalisti è inaccettabile. In realtà, è Fausto Pardolesi, storico esponente dei Verdi della nostra provincia, ad aver progettato e voluto le vasche di contenimento che sono state realizzate.” È ridicolo inoltre fare confronti con il Veneto: le vasche di laminazione sul Tagliamento hanno una capacità di 1,6 milioni di metri cubi e un bacino idrografico di circa 2.700 km², quasi quanto tutta la Romagna. Invece, quelle realizzate sul Savio hanno una capacità di 3 milioni di metri cubi, con un bacino di soli 600 km², e solo quelle sul fiume Ronco raggiungono i 10 milioni di metri cubi.
“Sono note da tempo le azioni necessarie per il contrasto al riscaldamento globale – ha detto Maurizio Pascucci, candidato nella lista Fondamenta – Alleanza Verdi Sinistra, già presidente della Consulta per l’Ambiente del Comune di Cesena – ogni volta che piove, molte città si allagano, causando danni e vittime. Questo problema deriva dall’uso scorretto del territorio e dall’artificializzazione dei corsi d’acqua, aggravato dal cambiamento climatico. È urgente adottare nuove pratiche idrologiche e ripensare il territorio per ridurre i rischi. Occorre ridare spazio ai fiumi, modificare l’uso del suolo e aumentare la resilienza e quindi la sicurezza dei centri abitati. Questi principi sono in linea con il Piano di Transizione Ecologica di Cesena, che intendo rappresentare in Consiglio Comunale.” Aggiunge Anna Maria Bisulli – anch’ella candidata di lista – l’importanza delle azioni per la sensibilizzazione della popolazione sui temi della sostenibilità, in particolare sul risparmio idrico, che non può essere disgiunto alla manutenzione degli impianti. “Ci candidiamo per portare con più forza i temi della giustizia ambientale e sociale nel programma della nostra coalizione, a sostegno di Lattuca sindaco”.
È intervenuta anche Maria Giorgini, segretaria generale confederale della CGIL di Forlì-Cesena, sottolineando la necessità di avviare immediatamente una transizione. Questa, infatti, coinvolge non solo il sistema imprenditoriale ma anche le condizioni sociali delle persone, rappresentando un’opportunità per una maggiore sicurezza e la creazione di nuovi posti di lavoro. È essenziale, ha aggiunto Giorgini, coniugare giustizia climatica e giustizia sociale in questo processo ed ha invitato Bonelli a riportare al Governo lo sguardo che ha potuto rivolgere di persona su quanto è accaduto e ribadire con forza la necessità di un impegno concreto per questo territorio sfigurato.
Cristina Mengozzi, portavoce di Europa Verde Forlì-Cesena e moderatrice dell’evento, ha concluso con un appello al voto, sia comunale che europeo, per contrastare l’astensionismo che ha influenzato le recenti elezioni politiche e amministrative.
Giorgini ha invitato i numerosi presenti a firmare per i quattro quesiti referendari, proposti dalla CGIL, presente con i banchetti per la raccolta firme.
Bonelli e Turroni, che accompagnava il leader dei verdi, hanno accolto l’ invito sottoscrivendo i quesiti referendari.”
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