PREFETTI : UNA VOLTA TANTO DREI NE FA UNA DELLE BUONE. MA ZATTINI CHE DICE ?

Riconosciamo a Drei di aver espresso un netto rifiuto nei confronti della decisione di Salvini di individuare zone ghetto nelle città nelle quali sospendere di fatto la democrazia per affidarne ai prefetti la gestione, scavalcando o addirittura esautorando i Sindaci.
Il disegno reazionario di Salvini assume ogni giorno tinte più fosche e ci meraviglia che il candidato del centrodestra Zattini, noto per essere una persona moderata e democratica non abbia remore a mostrarsi a lui abbracciato e temiamo non solo sui manifesti.
Tanto più che Zattini è un sindaco, proprio la figura istituzionale che il capo leghista vuole porre sotto l’egida prefettizia. Vorremmo conoscere la sua opinione sulla questione.
Fino a pochissimi mesi fa il ritornello di Salvini, Calderoli e compagnia cantando era sempre quello : “Quando saremo al governo faremo quel che non abbiamo fatto anni fa quando già eravamo al governo. Cancelleremo la figura più inutile della democrazia italiana che è il prefetto”.
Lo hanno ripetuto fino alla noia, parlando di immigrazione, sottolineando che così “i sindaci avranno il pieno controllo del loro territorio”.
Poi con una delle ormai consuete giravolte, facendo leva su false notizie e paure create ad arte a proposito di omicidi, Rom e stranieri ecco che le figure più inutili della democrazia, i costosi e centralisti Prefetti diventano il cardine delle nuove misure ispirate agli anni più bui della nostra storia recente.
Salvini agita come una clava i Prefetti sulla testa dei sindaci, determinando così una politica autoritaria che trae legittimazione, secondo lui, dalle paure che egli stesso provoca ad arte.
Tutto questo accade mentre gli omicidi volontari sono crollati nell’ultimo ventennio dagli oltre 1.000 del 1995 ad appena 319 (-68,3 %). mentre gli stranieri residenti sono aumentati del 580 % nel nostro Paese.
Tutti conoscono i dati della presenza degli extracomunitari in Italia, assai inferiori a quella degli altri paesi europei, diminuiti negli anni così come gli sbarchi .
Lo stesso dicasi per i Rom dai quali l’Italia e Roma dovrebbero essere invase, a sentire molti giornali e telegiornali, mentre in Italia sono 160-180.000 contro i 750.000 della Spagna (di cui 70.000 nella sola Madrid), i 400.000 della Francia, i 240.000 della Gran Bretagna, per non parlare di Slovacchia e Cekia che ne contano altri 700.000.
Ma questa realtà deve essere quotidianamente alterata per poter lucrare consensi alimentando paure e odio.

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