“Europa Verde prende le distanze in maniera perentoria da quanto dichiarato dagli esponenti della Lega che per accaparrarsi i voti del popolo dei cacciatori utilizzano la questione caccia a fini di propaganda politica”. Queste le parole di Maurizio Pascucci, candidato cesenate alle Regionali di Europa Verde, esperto di conservazione, censimenti nonché di “gestione” della fauna selvatica.
L’articolo 1 della Legge 157/92 afferma che: “La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale”, non può quindi essere considerata merce di scambio per ottenere più voti il prossimo 26 gennaio.
“Al contrario di quanto sostengono i leghisti, la caccia non è tutela della biodiversità né conservazione dell’equilibrio faunistico– prosegue Pascucci – e se venissero messe in atto le loro proposte, si produrrebbe un danno irreparabile al patrimonio faunistico dell’Emilia Romagna”.
“È necessario intervenire sull’attuale normativa venatoria per porre fine all’assurda situazione che vede l’Italia accusata da parte della Commissione Europea, di avere carnieri (il numero di esemplari per specie che ogni singolo cacciatore può abbattere quotidianamente e nel corso dell’annata venatoria) molto più elevati del numero di animali censiti sul territorio, in particolare per quanto riguarda gli anatidi. Bisogna ripristinare i controlli, con l’ausilio di professionisti del settore”.
Il candidato quindi conclude: “Le proposte politiche dei partiti leghisti non tengono conto dei delicati e complessi meccanismi che governano le risorse naturali e la vita animale, e sono dettate dal solo desiderio di soddisfare il loro bisogno di sparare agli animali”.