Alla vigilia della Giornata Mondiale della Terra, l’interpellanza dei 5 stelle che chiede il parcheggio al Sacro Cuore di Cesena rientra nel declino dei valori di questo partito, che una volta di autodichiarava ambientalista.

E’ l’ennesima dimostrazione del dietrofront rispetto alle prime idee del partito di Grillo, disciolte in pochi mesi non appena entrato nelle maggioranze nei Comuni ed al Governo.

Dispiace vedere che si continua a pensare alla vivibilità delle città solamente pensando alle auto.

Basta passare una mattina nella zona del Sacro Cuore per vedere i bambini che giocano in un fazzoletto di terra accerchiato dalle automobili, oppure controllare la strada all’orario di ingresso per imbattersi nella sosta selvaggia di SUV in terza fila.

Un’area verde di cuscinetto in zona serve, per la salute di questi ragazzi, così come servirebbe una strada scolastica per regolare ed allontanare di qualche metro l’accesso alle auto almeno negli orari di ingresso ed uscita. In questo modo si metterebbero in sicurezza gli accessi e si incentiverebbe la mobilità dolce, compresi la bicipolitana appena presentata ed il Piedibus già disponibile in città, che può essere ulteriormente potenziato ed intensificato.

Le città storiche in tutta Europa creano ed allargano le proprie zone ciclo-pedonali, creano aree che le famiglie possono vivere senza la preoccupazione per la sicurezza dei loro figli.

Per non parlare dell’emergenza climatica, in merito alla quale oggi l’ONU ci dichiara sull’orlo del baratro: pensiamo di risolverla aumentando o diminuendo ove possibile il ricorso alle auto private? Alessandro Ronchi – co-portavoce provincia Europa Verde


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