Energia: la proposta di Cingolani di tagliare i finanziamenti destinati alle rinnovabili per calmierare i prezzi delle bollette che aumentano a causa delle fonti fossili è iniqua e dannosa.

Con le rinnovabili cala strutturalmente il prezzo dell’energia: raggiungendo il 72% di energia prodotta da queste fonti il costo della bolletta elettrica passerebbe da 75 mld di euro anno a 45 con un risparmio di 30 mld, un calo del 40%.

Fino ad oggi il Governo ha ridotto con interventi spot il costo delle bollette allo stesso modo ai redditi alti e bassi: è possibile paragonare chi ha redditi alti e consuma tanta energia a chi ha un appartamento di 80mq e un solo stipendio?

Gli interessi delle compagnie energetiche non sono stati toccati, eppure hanno ottenuto 4 miliardi di euro di extra profitti grazie all’aumento del GAS.

Se si sbloccassero gli impianti eolici che sono fermi, si realizzerebbero 20GW, l’equivalente di dodici reattori nucleari. Invece Cingolani non taglia i sussidi ambientalmente dannosi che valgono 18 mld l’anno che vanno all’industria delle fonti fossili!


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