Che questa destra al Governo ed in Giunta a Forlì non abbia un bel rapporto con la cultura non è una novità.

Le prove sono del resto continue: la riconferma a sottosegretario al Ministero della Cultura di Lucia Borgonzoni che si vanta pubblicamente di non toccare libri da anni, la scandalosa campagna pubblicitaria del Ministero del Turismo che deturpa l’immagine della Venere del Botticelli, e non ultime le confusionarie politiche culturali del nostro comune, che prevede di smantellare il Museo di Palazzo Romagnoli e trasferire la collezione Verzocchi nonostante la volontà testamentaria contraria del mecenate.

Ma la perla più “preziosa” pare essere la nomina di Camillo Langone a presidente della commissione del Premio Giuseppe Verzocchi.

Langone non può certo rappresentare la cultura forlivese o quella italiana, con le sue numerose posizioni provocatorie ed inaccettabili in nessun paese moderno.  Sono sue del resto le frasi “le donne migliori sono quelle che non pensano” e “la laurea delle donne è causa del declino demografico”: con queste premesse, sulla base di quali principi verranno selezionate le opere da aggiungere alla collezione di opere sul tema del lavoro?

Ci uniamo al coro delle tantissime associazioni che si sono scagliate contro la decisione, e chiediamo all’amministrazione di nominare un nuovo presidente per la commissione al più presto, rimandando la sua riunione il tempo necessario per questa operazione.

Si ammetta di aver sbagliato e si cambi presto direzione, non è ancora troppo tardi.

Categorie: Cultura

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