Condividiamo il discorso di Cristina Mengozzi di presentazione della lista Fondamenta – Alleanza Verdi e Sinistra a Cesena, all’evento organizzato dalla coalizione che sostiene la candidatura di Lattuca, presso il teatro Verdi del 5 Aprile.

Buonasera, è un onore e privilegio poter rappresentare qui la nostra Lista, Fondamenta – Alleanza Verdi e Sinistra, progetto politico cesenate nato dalla collaborazione tra la lista civica Fondamenta – cambiamo Cesena dal basso ed i partiti politici: Europa Verde, Sinistra Italiana, Partito Socialista Italiano e Possibile. Insieme abbiamo deciso di entrare a far parte di questa alleanza larga di centro-sinistra a sostegno del candidato sindaco Enzo Lattuca perché da un lato abbiamo riconosciuto l’impegno dell’amministrazione in questi cinque anni, ed in particolare nella gestione della crisi pandemica e durante l’alluvione, e dall’altro, perché pensiamo si possa e si debba avere ancora più coraggio nel compiere, assieme, scelte che garantiscano la possibilità di vivere in una Cesena a misura di tutte e tutti, pronta per il futuro.

Il lavoro  del nostro gruppo è iniziato tempo fa, prima che l’alluvione ponesse tutte e tutti noi di fronte alle devastanti conseguenze del collasso climatico e all’urgenza di velocizzare la messa in sicurezza del territorio. Già allora avevamo fissato le nostre priorità per costruire una società sostenibile, fondata sul rispetto della natura e dei diritti umani; un progetto politico che ponga al centro la giustizia ambientale e la giustizia sociale.

Crediamo infatti che non possa sussistere benessere sociale ed economico senza un territorio sicuro e una qualità dell’aria dignitosa, così come non può esserci un processo di conversione ecologica senza l’abbattimento delle troppe disuguaglianze sociali, dei privilegi e delle discriminazioni.

Vogliamo portare più coraggio nella visione e nelle proposte, perché nei prossimi 5 anni si deciderà davvero il nostro futuro, come collettività e come pianeta, ed è responsabilità dell’amministrazione individuare e percorrere la strada per la conversione ecologica e la giustizia sociale. Ebbene, noi ci assumeremo questa responsabilità, come pure ci assumeremo la responsabilità di rendere evidenti le opportunità offerte a tutte e tutti dal processo di conversione ecologica, dalla vita in una società più sostenibile.

Ed è per questo che, nelle proposte che abbiamo chiesto al sindaco Lattuca di sottoscrivere, abbiamo dedicato ampio spazio ad un Piano d’Azione per l’Energia e il Clima, che miri al risparmio delle risorse naturali e a contrastare la povertà energetica, attraverso un insieme coordinato di diverse azioni, tra cui:

L’incentivazione dell’utilizzo del trasporto pubblico, attraverso il potenziamento delle linee ed il miglioramento dei collegamenti, con l’introduzione di un bonus trasporti per le persone in difficoltà;

La diffusione delle comunità energetiche solari e rinnovabili, che mettono in circolo energia pulita, autoprodotta e condivisa con vantaggi sui costi e per l’ambiente;

La promozione di un distretto del biologico con i comuni limitrofi, come opportunità per i produttori locali di incrementare il valore del proprio lavoro e per i cittadini di poter usufruire di una filiera corta e sana

Crediamo inoltre, che chiunque a Cesena debba avere risorse a sufficienza di che vivere e per questo promuoviamo un Salario minimo cesenate (come già attuato a Firenze). Crediamo in una Cesena multiculturale, di intrecci, scambi, per questo chiediamo il riconoscimento della cittadinanza onoraria alle studentesse e agli studenti che hanno fatto il percorso di studi qui, e lotteremo per l’iscrizione delle figlie e i figli delle famiglie lgbtq+ all’anagrafe cittadina.

Non sono sogni, noi siamo molto concreti, innovativi e propositivi e siamo pronti a lavorare per rendere questa visione realtà, all’interno di un confronto democratico.

Da qui a cinque anni vogliamo alzarci la mattina e poter non prendere l’auto per accompagnare i nostri figli a scuola, in una strada chiusa al traffico nelle ore di ingresso e uscita. Vogliamo arrivare al lavoro e ricaricare il telefono con i pannelli solari della comunità energetica di cui fa parte l’azienda. Vogliamo uscire e camminare in una Cesena viva, verde, multiculturale e piena di cultura.

Questa appena accennata non è tanto la giornata nella Cesena che vorremmo, è la giornata che possiamo vivere tutti e tutte da qui a cinque anni, se scegliamo di lottare, assieme, per realizzarla.

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