Rifondazione Comunista al solito tenta di accreditarsi col PD accusando gli altri di massimalismo. Per favore la smetta e pensi alle proprie responsabilità se l’ambiente della nostra città e provincia è così negletto.

Se Rifondazione avesse votato con i Verdi in svariate occasioni, oggi il nuovo inceneritore non sarebbe stato costruito, il porta a porta sarebbe stato già attivato in tutta la città, le strade più sicure per pedoni, ciclisti e bambini, il centro storico avrebbe avviato una vera riqualificazione.

I Verdi, isolati in molte di queste battaglie, hanno sempre tenuto alto il dibattito su questi temi, e se l’inceneritore vecchio è stato demolito non è stato certo grazie all’asservimento di rifondazione, che oggi rivendica il risultato di mediazione.

Rifondazione pensi a come ha svolto il proprio ruolo di governo, con l’assessore all’ambiente ed un membro nel consiglio di amministrazione di Hera Forlì-Cesena SRL, che per 5 anni hanno contribuito con i loro tentennamenti ad ostacolare il porta a porta persino in piccoli quartieri, in attesa che l’inceneritore nuovo fosse costruito, operativo ed inattaccabile e con i contributi CIP 6.

Comprendiamo l’imbarazzo di Rifondazione che a pochi mesi dal voto deve affannarsi per recuperare almeno un minimo di visibilità ma non cerchi di spostare l’attenzione sui Verdi per evitare di parlare di quanto non ha saputo nè voluto fare nel tentativo di guadagnarsi il ruolo di silente ed unico sostenitore delle politiche del PD.

I membri dell’esecutivo Comunale dei Verdi di Forlì:
Fausto Pardolesi, Giuseppe Pontillo, Sandra Morelli, Alessandro Ronchi, Ornella Mordenti, Donatello Caroli, Carmen Barasi, Claudio Malmesi.

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