L’affollato incontro di Pianetto, in Comune di Galeata, tenutosi mercoledì sera, ha mostrato i componenti della Giunta Comunale disponibili a rivedere scelte che fino a poche settimane fa sembravano irrevocabili.

Nei mesi scorsi avevamo dato l’allarme su lavori orribili sulla viabilità che nel così detto “muro del pianto” vedevano una prima concretizzazione poi siamo intervenuti ad alcuni incontri con i cittadini, che hanno visto coinvolti anche i componenti della sezione del PD di Galeata, in appoggio alla petizione degli abitanti di Pianetto che chiedevano modifiche ai progetti di viabilità, rotonde e parcheggi.

Abbiamo inoltre chiesto di cancellare le enormi e insostenibili previsioni urbanistiche che il Piano Strutturale Comunale vigente individua nella valle in località Pianetto e nella zona della villa dei Teodorico. Si tratta di aree di particolare pregio archeologico, storico, paesaggistico.

L’Assessore Bacchi ha manifestato sensibilità per le questioni poste e congiuntamente al Sindaco Deo ha dichiarato pubblicamente in assemblea che il progetto sulla Strada Provinciale 4 verrà rivisto, che le aree di espansione verranno stralciate, che si metteranno al sicuro i tigli plurisecolari della piazzetta della fontana nel centro di Pianetto.

Potremmo dire che si è imboccata la strada giusta, ma ancora tanto deve essere fatto, siamo solo alle dichiarazioni di intenti.

Per prima cosa l’ intervento sulla strada dovrà essere di grande qualità, ben inserito nell’ambiente e nel paesaggio, che non violenti l’antico borgo e per questo è necessario che la Provincia , che finora non si è dimostrata all’altezza del compito assegnato, sia affiancata da specialisti capaci di inserire le poche e poco impattanti opere adeguatamente nel contesto dei borghi medioevali di Pianetto e Mercatale.

In secondo luogo dovranno essere immediatamente avviata la modifica del PSC e per questo è necessario che il consiglio comunale di Galeata si esprima al più presto e decida questa scelta responsabile nei confronti del proprio territorio, per tutelare un bene prezioso costituito dalla bellezza del paesaggio e da un importante patrimonio storico, architettonico, archeologico.

Non nascondiamo alcune preoccupazioni che ci provengono da talune dichiarazioni dell’Assessore Bacchi circa le possibilità di adattare le norme urbanistiche alle richieste dei cittadini circa le loro esigenze di intervenire sul patrimonio edilizio esistente.

La tutela del patrimonio storico e culturale non può essere piegata ad interessi particolari, il dovere di conservare e proteggere i nostri beni culturali ci deriva non solo dalla Costituzione ma anche dal nostro stesso interesse a conservare bellezze che possono essere l’unica duratura fonte di benessere economico di questo territorio e per questo chiediamo la massima cura nel restauro di Pianetto e degli altri borghi storici. Le regole devono essere chiare, generali e valere per tutti. Aumenti berlusconiani dei volumi e accordi di programma portano sempre risultati negativi.