Le scelte su marciapiedi e alberi non convincono i Verdi

GAMBETTOLA. I lavori per ridisegnare da cima a fondo il volto del centro di Gambettola sono sulla rampa di lancio, ma non si placano le critiche. In vista dell’apertura del cantiere, prevista per il 3 settembre, in seno alla maggioranza si apre una ferita, visto che i Verdi, pur sostenendo la giunta Garavina, su questo fronte non fanno sconti.
«La giunta comunale ha il compito di fare a un certo punto sintesi e prendere le decisioni – afferma Giancarlo Biondi, consigliere comunale di maggioranza e portavoce dei Verdi – Io mi sono fatto carico di rappresentare in consiglio comunale un’opinione pubblica che riteneva non fosse terminato un confronto che era positivo. Ho votato a favore della petizione popolare del “Gruppo cittadini per il centro”, che aveva raccolto circa 900 firme chiedendo al sindaco di potersi confrontare su diverse opzioni di ristrutturazione del centro storico. Iader Garavina aveva ammesso in precedenza una carenza di informazione da parte dell’amministrazione comunale. Alla base delle preoccupazioni c’era l’esigenza di un progetto di riqualificazione che rispettasse la storia e l’identità del centro urbano e mantenesse la funzionalità sia per le automobili che per il transito delle biciclette e dei pedoni. Dal confronto si sono ottenute modifiche sostanziali e positive per quel che riguarda il rifacimento di piazza II Risorgimento, mantenuta nel suo assetto attuale».Insomma, si farà una riqualificazione conservativa della storica piazza. Ma non mancano i “però”: «Il confronto è stato carente – continua Biondi – su altre due parti fondamentali del progetto: piazza Pertini e corso Mazzini. I tempi c’erano tutti, ma qualcosa è rimasto in sospeso».Su corso Mazzini piovono le maggiori critiche: «Per appena 25 parcheggi per le auto si produce una modifica strutturale dell’assetto dei marciapiedi, che è abbastanza consistente. Dubitiamo che gli “stalli rientranti” previsti per la sosta delle automobili siano agevoli».Poi c’è il nodo di piazza Pertini, che sarà divisa in due, «in questo caso, forse, in maniera meno definitiva, con una metà riservata a parcheggio permanente e l’altra metà pedonale, con essenze arboree al centro».L’ultima questione calda è proprio quella degli alberi lungo corso Mazzini e intorno a piazza Pertini: «Sono lecci, alberi importanti – conclude Biondi – Hanno a che fare con la storia di Gambettola, anche se non sono ideali per un centro urbano. Tutte le 89 piante verranno abbattute per esigenze di progetto e nemmeno qualche esemplare sarà ripiantato: neppure quelle che sono attorno a piazza Pertini, che sono in salute e hanno maggiore spazio per restare, saranno salvate dall’abbattimento. Non è comprensibile». Giorgio Magnani

Fonte: Corriere Romagna

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