Si è spento la mattina del 16 marzo 2012, all’età di 66 anni. Ma la parola “spento” è sbagliata. Il senso di scomparsa che s’accompagna sempre alla perdita di una persona nota, conosciuta, stimata, amata, in questo caso non sarebbe condiviso da lui stesso, così profondamente credente nella vitalità della Terra da non concepire nemmeno il dubbio che la sua possa in nessun modo dissolversi. Il suo messaggio, l’energia, l’ispirazione.

Nato nel 1946 a Isola del Piano, sulle splendide colline di Urbino, Gino Girolomoni è stato uno dei precursori italiani del biologico dedicando tutta la sua vita all’agricoltura.

A ventitré anni incontra, e se ne innamora, il monastero di Montebello, che acquista, indebitandosi, con l’obiettivo di ridare vita alla struttura e un nuovo impulso all’economia locale, ricostruendo strade, case, coltivando campi e producendo cibi con un metodo di coltivazione che non fa danni all’ambiente. “Volavano i falchi, sopra il Monastero di Montebello, numerosi, quando ci arrivai la prima volta. Il luogo mi attraeva più di una donna bella, anche se era circondato da un silenzio inesorabile che non voleva arrendersi al nulla” ha scritto Girolomoni in uno dei suoi libri.

Il suo progetto di “ricostruzione” parte nel 1971 e prosegue nel 1977 con la nascita della Cooperativa Alce Nero, una delle prime esperienze agrobiologiche italiane, producendo e commercializzando una vasta gamma di alimenti biologici, pasta, farina, riso, legumi, cereali, cous cous, passata di pomodori, sughi, creme di frutta, olio extravergine di oliva e caffè.

Grazie al lavoro e all’impegno di Girolomoni e dei suoi collaboratori, pian piano viene recuperato l’intero territorio, abbandonato da decenni. Sull’onda del successo della Cooperativa Alce Nero numerosi agricoltori scelgono di tornare in questa splendido territorio e riprendere la loro attività. Nuove opportunità lavorative vengono offerte anche ad altri giovani del luogo.

Una crescita continua che arriva, insieme ai suoi 30 soci e 35 dipendenti, a 7 milioni di fatturato nell’ultimo anno, derivante dalla vendita di soli prodotti biologici.

All’attività produttiva si affianca una continua politica di qualità e ricerca che ha creato, negli anni, quella immagine di alta e consolidata serietà che caratterizza ovunque le produzioni della cooperativa, oggi messe in vendita con il nuovo marchio “Montebello®”.

Profondo credente e conoscitore della Bibbia, Girolomoni ha dedicato la sua vita all’agricoltura biologica e alla lotta contro gli OGM e qualsiasi “brevettabilità delle forme viventi”, considerandoli forme di “delirio di onnipotenza” da parte dell’uomo.

Alla sua vita imprenditoriale, Gino Girolomoni ha affiancato una significativa esperienza politica locale che lo ha visto per 10 anni (dal 1970 al 1980) sindaco di Isola del Piano, e un’opera di scrittore di libri, che spaziano dalle… ricette bio alla saggistica più impegnata, da “Maccheroni acqua e farina” a “Alce Nero grida. L’agricoltura biologica, una sfida culturale”. Anche grazie a questo il suo messaggio resterà vivo. (Lifegate)

Ciao Gino, mancherai a tutti noi.