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Il teatro Galli di Rimini, di cui, grazie ad anni di battaglie sembrava imminente la ricostruzioe filoologica, dopo la distruzione provocata dalla guerra, è oggetto di interventi che alterano irrimediabilmente il progetto approvato e manomettono le preesistenze archeologiche del sito.
Di seguito pubblichiamo l’appello che L’Associazione “Rimini Città d’Arte” che da anni si batte per il ripristino del teatro ha appena inviato al Ministro Bray.
L’argomento, la ricostruzione del Teatro Galli, ha dell’incredibile e si trascina da decenni, come sai.
La Soprintendenza e Direzione Regionale, solite a ben poco opporre alle volontà del Comune, sono riuscite a vanificare persino un esemplare progetto esecutivo redatto direttamente (caso più unico che raro) dalla Soprintendenza Regionale ed approvato, pochi anni fa, da tutti (Comitati di Settore inclusi).
L’Associazione si è molto battuta e ha ottenuto, negli ultimi mesi di far “riavvicinare” il nuovo progetto a quello che già c’era e che andava solo messo a gara…
Resta però ancora molto da fare, per evitare altri sicuri ed irreparabili danni, soprattutto nelle parti di scavo (sotto il livello di falda!) e per gli aspetti archeologici.
Quello che appare singolare è il comportamento degli odierni organi ministeriali, che bypassano con nonchalance le tutele vigenti e le disposizioni (culturali gestionali amministrative) ritenute sempre insuperabili dai “vecchi” Soprintendenti, bypassando -nei fatti- persino i “propri progetti”.
riproduciamo l’appello di seguito :
Appello per Bray 001
appello 2 001

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