Questa mattina è iniziato l’abbattimento generalizzato e senza alcun senso dei pini di viale Bolognesi : le ridicole motivazioni che stanno alla base di questo ennesimo scempio indignano e fanno vergognare.
Secondo questi amministratori gli alberi richiedono costose manutenzioni, costituiscono un pericolo e via dicendo e quindi appena possono mettono mano alle seghe e ne fanno strage.
Poi ci raccontano di come, per il nostro bene e il decoro della città, la sicurezza e via dicendo, sostituiranno i grandi pini con i loro asfittici alberelli.
E dire che il 14 gennaio di quest’anno è stata varata una legge, la n.10 /2013 , “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” che qualcosa dovrebbe insegnare.
Ma è noto che in Romagna è stata allevata una progenie di amministratori che al solo sentire la parola ”albero” oppure “ natura” oppure “verde” ci vede rosso e ne fa di tutti i colori per tagliare alla radice tutto ciò che può abbellire i nostri viali e far respirare meglio i nostri polmoni.
E’ così con Balzani come con la Masini come con Rusticali , in perfetta e desolante continuità.
Tutti i giorni, invece di curare il verde urbano, invece di tutelarlo, si vedono all’opera solo persone impiegate a tagliare e ancora a tagliare.
Le giustificazioni sono le più diverse, il risultato è sempre uno solo: l’abbattimento.
L’incapacità di vedere oltre il proprio naso di questi amministratori non viene neppure soccorsa dagli esempi del passato: perfino in epoca fascista chi progettava strade le abbelliva con file di alberi che facevano parte integrante del progetto urbanistico, definendo l’aspetto degli insediamenti. Quei progetti vanno rispettati, se così non fosse sarebbero allora inutili mostre come quella sul 900.
Che dire, meglio gli amministratori fascisti dei democratici di oggi ? Osserviamo solo che i primi gli alberi li piantavano mentre i secondi li segano senza pietà per sostituirli con striminziti arbusti .
La vegetazione è da gestire, la soluzione non è ELIMINARLA : ripetiamo quanto già detto in altre occasioni , stanno applicando la stessa filosofia delle rotonde con il prato in erba sintetica e delle le aiuole con cemento colorato in verde.
Alcuni mesi fa, di fronte all’ennesimo taglio indiscriminato e senza senso, come Verdi avevamo proposto ” al più presto un dibattito approfondito e serio, che su basi scientifiche detti linee di gestione della vegetazione urbana ed extraurbana. Non è più utile la sterile denuncia dei ripetuti interventi di taglio indiscriminato, si deve ragionare su possibili interventi di ristrutturazione e recupero delle alberature stradali, in che modi, in che tempi con quali essenze si possa intervenire a migliorare l’aspetto dei nostri centri abitati ma pensiamo che qualcosa si debba fare di meglio“.
Lo dobbiamo ammettere è stato ancora una volta tutto tempo perso.
I vandali con la sega un risultato lo otterranno : metteranno maggiormente in evidenza le brutture architettoniche sorte a lato delle strade senza alberi rendendo così più simile la città esistente con quella che continua ad espandersi, ricoprendo il territorio con quella che Antonio Cederna chiamava ” repellente crosta di cemento e asfalto”.
1 commento
A difesa degli alberi di Forlì | Ambiente · 9 Agosto 2013 alle 5:46 pm
[…] ANCHE CON BALZANI PER LE ALBERATURE STRADALI A FORLI’ SOLO TAGLI A RASO E GENERALIZZATI […]
I commenti sono chiusi.