NEGLI ULTIMI GIORNI C’E’ CHI FA MANBASSA DI INCARICHI E PREBENDE MENTRE SI MOLTIPLICANO LE ATTESTAZIONI DI STIMA – VIVIAMO IN UN MONDO MALATO O C’E’ DI PEGGIO ?

Da tempo cerchiamo di mettere in evidenza talune , anzi molte, vicende riguardanti i vertici della Fondazione in palese e clamoroso conflitto con le finalità dell’ente così come definite dalla legge.

E’ di oggi la notizia ( anche se noi Verdi l’avevamo denunciata da tempo), della nomina per la Fondazione, dell’attuale Presidente nel consiglio di sorveglianza , e cioè nel board, di Intesa San Paolo. Immaginiamo che le prebende siano più che laute. Ma a che titolo, per quali obiettivi il Presidente entra, a pochi giorni dalla fine del suo eterno mandato in tale organismo ?

Gli adulatori, e ne abbiamo visti tanti in questi giorni, compreso quelli che si accontentano delle mance o di poche briciole, diranno che lo fa per il bene del territorio, immaginiamo lo stesso bene che è derivato dalla vendita della banca e dalla raccolta qui del denaro da parte di Intesa san Paolo per investirlo dove meglio le conviene.

Noi pensiamo invece che questa carica, come altre , compresa quella nel collegio dei revisori dei conti della Cassa depositi e prestiti, avvenuta una decina di giorni fa vadano ad esclusivo vantaggio di chi è nominato e che ciò possa far parte del patto per il passaggio del testimone.

Notiamo, a proposito della successione , fra i tanti acritici plausi, anche l’assordante silenzio del “capo della opposizione” , di solito tanto severo con gli esponenti della parte avversa e con la loro propensione ad occupare tutte le poltrone perpetuando un insopportabile cappa di potere sulla città.

Ci permettiamo di fare ai plaudenti sostenitori di una gestione tanto autocelebrativa e nello stesso tempo così piena di soddisfacenti incarichi ben retribuiti, solo per aver investito come dice la legge , i soldi dei forlivesi, due sole domande :

1 – é accettabile che la Fondazione seppellisca per motivi di carattere immobiliare alcuni milioni di euro in un parcheggio sotterraneo come quello di piazza Guido da Montefeltro o li dovrebbe piuttodsto destinare TUTTI a sostenere le infinite esigenze della sofferenza sociale e della povertà ?

2 – è accettabile che la Fondazione, anzichè sul territorio , investa ben 180 milioni di euro in una società di diritto lussemburghese, cioè in un paradiso fiscale ?

Se ci risponderanno che entrambe queste cose sono giuste potranno continuare a tessere lodi ed auspicare continuità nella gestione della Fondazione, altrimnti potremo senz’altro sostenere che ciò che stanno dicendo dipende dalla paura di perdere quel poco che riescono a farsi dare, come se fosse una opera di carità e non un preciso dovere di tutte le Fondazioni come questa.

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