Romagna Acque deve rinnovare la propria presidenza. come è noto si tratta di una Società interamente pubblica che appartiene agli enti locali del territorio romagnolo e fornisce acqua potabile al gestore della rete idrica.
finora la sua presidenza è stata esclusivamente appannaggio delle correnti interne al PD, che ci ha collocato propri componenti.
Il referendum per il mantenimento in mano pubblica dell’acqua, del tutto disatteso, imporrebbe l’adozione di scelte e iniziative fondamentali da parte di Romagna Acque volte a dare attuazione alla volontà di oltre 27 milioni di cittadini ma, qui , ancora una volta pare che ci sia una forte resistenza tutta volta a favorire gli interessi del gestore della distribuzione, la solita Hera.
Occorre dare un forte segnale di discontinuità con quanto fatto finora con le società partecipate non solo dalle amministrazioni precedenti che hanno indicato i loro rappresentanti in base a criteri spartitori fra le correnti del maggior partito di governo di questo territorio.
Ci eravamo augurati che Il sindaco di Forlì Roberto Balzani .avrebbe tenuto fede a questo impegno politico ma la feroce guerra che si sta consumando fra i sostenitori della vecchia guardia, capeggiata dal Presidente della Provincia, spalleggiato dagli altri componenti la cordata degli amici del “tortello magico” e i sostenitori di Renzi pone in secondo piano la ricerca delle competenze e delle professionalità .
L’unica cosa che appare evidente è che Romagna acque è cosa loro e che l’unico progetto è collocarci qualcuno, indipendentemente dalla competenza , che appartenga alla propria parte e soprattutto che possa essere strumento per combattere l’altra, senza esclusione di colpi .
A questi ultimi non interessa nulla del progetto politico , basta collocare nei “posti” qualche compagno di corrente , su basi esclusivamente spartitorie e territoriali , un unico requisito però è richiesto : essere proni al volere di Hera e dei suoi supporter .
La Federazione dei Verdi contesta questi metodi e chiede con forza che venga messo in atto quello che è anche presente nel programma della maggioranza sulle società partecipate, programma che parla di incarichi assegnati in base a bandi in cui si ricercano profili tecnici e competenze.
Non c’è alcun bando relativo a Romagna Acque e questo vuol dire che ci sono ambiti in cui non si riesce a fare pulizia e in cui non c’è la necessaria trasparenza .