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Ieri nel consiglio comunale di Forlì si è materializzato un nuovo gruppo consiliare, il gruppo “pro Hera”.

Si discuteva del nuovo sistema di gestione della materia recuperata con la raccolta differenziata e il porta a porta  per sottrarre quantità crescenti di rifiuti all’incenerimento e destinarli al riciclo attraverso una società promossa dalle Amministrazioni comunali.

Un progetto che Hera vede come il fumo negli occhi e che sta cercando di contrastare duramente, cercando fans.

Il comune, pur con lentezza e titubanza sta faticosamente portando avanti il progetto, fra mille difficoltà e rallentamenti e ostacoli posti da Hera,  di riciclo a fine raccolta senza dover necessariamente passare sotto le forche caudine della multiutility ed ecco che si appalesa un gruppo di contrari – finto assenti – astenuti – malpancisti.

Si è così costituito nei fatti il gruppo consiliare degli “amici di Hera”, che non rappresenta i cittadini bensì gli interessi della società monopolista, tutto impegnato a tentare di impedire l’approvazione del progetto di gestione diretta del materiale recuperato.


Ne fanno parte alcuni esponenti del “tortello magico” , cioè di quella componente del PD fin qui tutta impegnata a difendere l’operato fallimentare delle giunte precedenti, quelle per intenderci di Sapro, dell’Aeroporto, dell’ex Eridania, della Querzoli – Ferretti, dell’Ipermercato, dell’ex IACP ecc, e  che nelle ultime settimane si è impegnata molto a difendere il sistema delle nomine per meriti “correntizi”.

Ora costoro hanno trovato una causa “nobile” per cui impegnarsi, il pattume di Hera, non solo quello del PD, salito alle cronache qualche giorno fa.

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