Chianciano, 24 nov. Si e’ conclusa la trentaduesima Assemblea nazionale dei Verdi con una novita’ che tinge di rosa la politica italiana. Per la prima volta nel nostro Paese, infatti, la guida di un partito viene affidato ad un uomo e una donna, con perfetta parita’ di genere; parita’ di genere che e’ stata rispettata anche nell’esecutivo e nel Consiglio federale del ‘Sole che ride’
organismi, anch’essi eletti con perfetto equilibrio tra uomini e donne. Eletti come co-portavoce Angelo Bonelli, presidente uscente, e Luana Zanella, gia’ deputata e assessora del Comune di Venezia con la giunta di Massimo Cacciari.
Un’affermazione netta: alla fine dello scrutinio infatti Zanella Bonelli hanno ricevuto il 72% dei voti contro il 28% dell’altra coppia in lizza, Scarano-Cesaretti, su cui sono confluiti anche i sostenitori della candidatura Scalbi-Borrelli, che si sono ritirati dalla competizione. “Quella di Chianciano e’ una novita’ importante e ci auguriamo che possa presto diventare la regola della politica italiana”, ha dichiarato la co-portavoce Luana Zanella che vuole incontrare “tutte le donne e tutti gli uomini che vivono in aree di crisi ambientale e sociale, le mamme e i papa’ di Taranto, della Terra dei Fuochi, della mia Marghera, che devono quotidianamente fare i conti con l’inquinamento, la crisi economica e la lotta alle poverta’ sociali”.
Bonelli e Zanella : vogliamo occuparci Paese dimenticato
”C’e’ bisogno dei Verdi perche’ c’e’ una politica latitante e indifferente che cosi’ facendo provoca disastri come quello ultimo della Sardegna”. Lo dice Angelo Bonelli, rieletto portavoce nazionale dei Verdi, primo partito in Italia ad avere una doppia guida ”uomo-donna”: accanto a Bonelli ci sara’ una co-portavoce, Luana Zanella.
Bonelli e’ convinto che in Italia, ”dove 6 milioni di persone vivono in terreni contaminati, penso a Taranto e Priolo”, ci sia davvero bisogno ”di una svolta ecologista”. ”Un’Italia dimenticata di cui noi vogliamo occuparci per proporre un’inversione ecologica dell’economia – ha proseguito a margine della 32/ma Assemblea nazionale in corso a Chianciano Terme – proponendo modelli puliti che danno lavoro anche attraverso l’uso della fiscalita’ agevolata”.
Primo appuntamento, o banco di prova, ricorda Zanella, saranno le elezioni europee: ”noi puntiamo a una forte affermazione dei Verdi in Europa dove la crisi ambientale e sociale e’ drammatica. Gli stati del sud Europa, che piu’ di altri hanno patito la politica della troika, devono tornare a pesare con politiche che abbiano al centro il sociale e l’ecologia e questo puo’ avvenire con un rafforzamento dei verdi europei”. I due portavoce sanno che da soli i Verdi avrebbero problemi soprattutto alle prossime elezioni amministrative: ”non pensiamo di essere autosufficienti – spiega Zanella -, siamo consapevoli dei nostri limiti. Ci proponiamo pero’ di unire le forze ecologiste e ambientaliste con una lista unitaria. Guardiamo a Green Italia e alla proposta dell’ex presidente della Coldiretti Sergio Marini”.
“L’Italia si cambia anche cambiando il modo di interpretare la politica innovando gli strumenti della rappresentanza attraverso la parita’ di genere che mi auguro diventi al piu’ presto una regola anche delle nostre istituzioni – dichiara il co-portavoce Angelo Bonelli -. I Verdi ripartono da Chianciano con delle priorita’
precise: dare risposte ai sei milioni di italiani che vivono in aree altamente inquinate, la difesa del territorio dal dissesto e dai cambiamenti climatici e avviare un processo di conversione ecologica dell’economia per dare lavoro ai giovani”.
Verdi:rilancio guardando a c.sinistra, ma in autonomia – Bonelli e Zanella : Italia malata serve svolta ecologista
‘Parita’ di genere’ per la prima volta anche al vertice di un partito in Italia. Protagonisti i Verdi che alla 32/ma Assemblea nazionale, chiusa oggi a Chianciano Terme (Siena), hanno rieletto Angelo Bonelli come portavoce affiancandogli pero’, con uguali funzioni, Luana Zanella. Insieme i coportavoce dovranno rilanciare un partito che pur guardando al centrosinistra, vuole restare autonomo e cercare consensi tra ”i 6 milioni di italiani che vivono in terreni contaminati” convinti, dicono, ”che ci sia davvero bisogno di una svolta ecologista”.
Anche per questo non si schierano con nessuno dei candidati alla guida del Pd, un partito che deve recuperare ”una proposta programmatica che parli di ecologia, dei temi dell’equita’ sociale come quello del trasporto pubblico esploso in questi giorni a Genova” aggiunge Bonelli. Puntano a creare una coalizione che ”tenga conto delle nostre proposte politiche” spiega Zanella. Lei ”da donna”, si augura solo che nel Pd vinca il candidato ”piu’ amico delle donne”. Piuttosto, ”consapevoli” dei loro limiti, guardano a ”unire”, fin dalle prossime europee e amministrative, movimenti ambientalisti come Green Italia e quello che sembra intenzionato a guidare Sergio Marini, ex presidente della Coldiretti.
Assicurano di non temere la concorrenza di Grillo e del Movimento 5 stelle, perche’ ”noi vogliamo governare i processi – dice Bonelli -, mentre Grillo si candida a fare una testimonianza forte ma come vediamo in Parlamento non riesce a incidere come, invece, accade in Germania dove i Verdi hanno costruito alleanze che hanno portato quel Paese fuori dal nucleare, o in Francia dov’e’ stata approvata una legge sul consumo del suolo”. Tra le differenze ricordano in particolare la loro battaglia per ”l’abolizione della legge sull’immigrazione clandestina: noi ci candidiamo a governare in Italia con progetti chiari”.
Zanella e Bonelli la battaglia interna al Sole che ride l’hanno vinta con il 72% dei voti dei 324 delegati. Alla seconda mozione, per la quale erano candidati Giampaolo Cesaretti ed Elisa Scarano, e’ andato il 28% dei voti. Con questi ultimi si era schierato, alla fine, anche l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, che qualcuno aveva indicato come possibile candidato. In realta’, assicura lui, a Chianciano e’ venuto solo per chiedere ai Verdi unita’ e far approvare, cosa che e’ successa, la mozione contro la svendita a un privato dell’Isola di Budelli, nell’arcipelago della Maddalena, in Sardegna. Un altro tema, comunque, unisce tutti i delegati: e’ il giudizio sull’ex Premier Silvio Berlusconi che, spiega Bonelli, anche con le ultime affermazioni dimostra di ”non avere una visione democratica”
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