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“Alla buon’ora, Jeeves “ avrebbe esclamato lo scrittore inglese Wodehouse se invece di trovarci immersi nella difficile situazione politica forlivese ci fossimo trovati in uno dei suoi umoristici racconti . Sono passati un mese e mezzo dalla rinuncia di Balzani .
Finalmente le primarie previste dallo statuto del PD iniziano il loro iter e i Verdi, come deciso nella riunione del proprio esecutivo intendono parteciparvi con un proprio candidato sindaco. E’ comunque una partecipazione condizionata.
Noi avremmo preferito primarie di programma ma data la situazione nella quale ci troviamo occorre tenere conto dei tempi, senza però rinchiudersi in recinti ideologicamente precostituiti
I Verdi intendono mettere a disposizione della città le proprie idee e proposte e per questo ritengono che anche queste primarie possano essere il momento più adatto per confrontarle pubblicamente e apertamente fra i diversi candidati, discutendole con i cittadini, senza doverlo fare a posteriori fra le segreterie dei partiti.
Nel caso che il candidato proposto dai Verdi, autorevole, competente, assai noto anche in numerosi ambienti del mondo sociale e associativo prevalga, proponiamo di costruire un programma condiviso con gli alleati che su temi come Hera, ASL unica, riduzione dei rifiuti e superamento dell’incenerimento, stop al consumo del territorio, segni la continuità con il programma della coalizione precedente, anche se la sua attuazione ha registrato carenze e insufficienze.
Centro storico e sua rivitalizzazione, individuazione di luoghi nel quali collocare le strutture incompatibili con un centro fatto di commerci e socialità, una mobilità urbana che consenta un facile accesso alla città secondo le moderne strategie europee con parcheggi di interscambio in luoghi strategici, gestione del territorio improntata a superare incomprensibili e ottuse rigidità, abbandono di progetti privi di qualità quali quello che ha riguardato le alberature urbane o il parcheggio Sacripanti, Norme di PRG ridotte a sole 50 pagine invece delle attuali incomprensibili centinaia, una cultura meno subalterna alle scelte della Fondazione saranno alcuni dei temi su cui apriremo il confronto con tutti i partecipanti alle primarie.
I Verdi ci tengono a precisare che da questo confronto programmatico discenderanno le possibilità reali di partecipare ad una coalizione di centrosinistra.
Infatti se dovesse prevalere un altro candidato e costui confermasse le logiche autoreferenziali messe in atto dalla Giunta Balzani nello scorso mandato, se le proposte politiche che dovessero emergere non trovassero la nostra condivisione, se vi fosse la conferma di alcune proposte che consideriamo inaccettabili oppure se prevalesse un qualche personaggio che abbia fatto parte di amministrazioni che i Verdi hanno combattuto ci troveremmo costretti a salutare il Partito Democratico scegliendo di partecipare autonomamente alla competizione elettorale.

5 febbraio 2014

Categorie: Generale