Un trionfo. Tra l’altro unanime. Così è stata giudicata la presenza della leader dei Verdi Ska Keller candidata presidente alla Commissione Europea al dibattito in Eurovisione che si è svolto ieri sera dall’Europarlamento di Bruxelles. Il dibattito presidenziale televisivo finale.
Un confronto in cui Ska Keller leader ha stupito per come ha presentato la nostra visione di come l’Europa può essere e come deve fare per essere migliore.
Attenzione ai più deboli e all’ambiente. Così ha esordito Ska Keller mettendo subito all’angolo gli altri candidati alla presidenza della Commissione europea. Tanto da uscire vincente dal dibattito nelle tv e sui quotidiani di tutto il mondo.
“Noi offriamo come Verdi un’Europa che si interessa più alle persone che alle banche. Un’Europa di solidarietà per tutti i cittadini”. Ma non solo. A partire dalla Carta di Dublino, la candidata alla presidenza ha sottolineato che l’Europa ha il dovere e l’obbligo di dover fare di più per accogliere gli immigrati. In particolare i migranti dal Nord Africa che con Noi condividono il Mediterraneo e dai paesi in guerra.
“Si distingueva per il suo brio e frasi forti” Così è apparsa ai giornalisti di L’Espresso, l’ecologista 32enne che è arrivata in bicicletta al dibattito. Più democrazia nel funzionamento dell’Unione europea per combattere l’astensione, e la necessità di dover discutere di Europa non ogni cinque anni ma ogni giorno, perchè l’Europa è il nostro quotidiano. E che questo deve arrivare anche ai cittadini.
Riconosce il successo del discorso di Ska Keller anche la BBC: “Un forte applauso ha interrotto il silenzio in sala quando la leader dei Verdi ha criticato il comportamento dei banchieri”
Meno accattivanti i due candidati di punta: Martin Schulz e Jean Claude Juncker. Qualcuno ha dato colpa alla poco accurata traduzione altri ai contenuti ridondanti. Denaro, investimenti, speculatori, evasori, la solita musica.
I temi economici e della disoccupazione hanno infiammato gli animi sui social network. Secondo gli organizzatori del dibattito sono stati cinguettati mille messaggi al minuto con l’hashtag #TellEurope.
“Non si può spendere più di quello che si ha a disposizione”. Arrivo secco il monito di Jean Claude Juncker, unico difensore della politica di austerità. “L’economia deve ripartire, ma non occorre continuare a fare debiti”.
Per lui ingrediente segreto, neanche troppo esclusivo, seppur condiviso: la rivoluzione digitale.
Applausi anche per l’Italia, o meglio per la sua rappresentante, la moderatrice del dibattito Monica Maggioni.