La distruzione di territorio prezioso e delle residue attività commerciali dentro e fuori al centro storico continua a ritmi serrati.
D’altronde gli insediamenti che sorgono come funghi sono tutti figli della sciagurata variante commerciale al POC varata dalla giunta precedente col consenso anche dei partiti che compongono quella attuale, che ha previsto ben 97 nuovi supermercati a Forlì per oltre 191 mila metri quadri di superficie di vendita. Si tratta di ben 26 per strutture medio grandi da 25000mq e 71 medio piccole da 1500mq approvati praticamente con il consenso di tutti, tranne il nostro.
Questa volta si tratta dell’insediamento al Ronco di una nuova media struttura Conad con una superficie commerciale di 2500 mq ai quali poi potranno aggiungersi le aree per le casse, gli uffici, i depositi che come è noto non fanno superficie commerciale.
Rileviamo però che dopo il clamore suscitato dall’ipotizzato insediamento Esselunga in via Bertini un sorprendente silenzio avvolge questa nuova costruzione tanto più che essa viene realizzata contro il parere espresso dalla Provincia, perché viola il PTCP.
Non sono ancora intervenute su questo non solo associazioni e comitati, ma anche Confesercenti e Confcommercio, che invece abbiamo visto assai attive nei confronti del supermercato di via Bertini.
I rilievi della Provincia riguardanti l’area PUA Adu 13 al Ronco mettono in evidenza il contrasto con le disposizioni del Piano provinciale e il fatto che l’area in questione è esterna al territorio urbanizzato e collocata sulla Via Emilia, sulla quale non può essere realizzata una struttura commerciale secondo quanto disposto dall’art. 67 del PTCP.
In particolare il comma 6 dell’art. 67 del PTCP esclude dalla competenza comunale la pianificazione di ulteriori localizzazioni di strutture commerciali frontistanti la Via Emilia o direttamente gravanti su di essa, che non siano già state previste e validate nella Conferenza Provinciale del Commercio del 21/03/2000.
Occorre ricordare che gli unici ad opporsi veramente al POC Commerciale, con osservazioni, comunicati stampa, controdeduzioni e voti contrari sono stati i Verdi ed il PSI con il consigliere Bertaccini: sulla cementificazione la Lega Nord e FI sono sempre state a supporto dei progetti presentati dalla giunta precedente.
Non ci sono scuse: si devono fermare scempi come questo, così come si possono fermare gli altri definiti illegittimi dalla programmazione provinciale.
Ci sono le ragioni dell’emergenza sanitaria ed economica, c’è l’emergenza climatica ed il connesso obiettivo di consumo di suolo zero che al momento è solo un titolo di una norma che prende in giro i cittadini, lasciando libertà di costruire su questi spazi ora verdi senza vere limitazioni.
Per questo torniamo a proporre a tutte le associazioni, forze politiche e cittadini, di condividere l’appello al Comune ed alla Regione affinché impongano una moratoria sui nuovi centri commerciali per salvare il commercio.