Non si ferma la violenza contro le donne, ancora una volta non possiamo sentirci al sicuro, in casa come fuori, anche una semplice passeggiata con il cane può diventare un fattore di rischio. Così però si vive con limitazione di libertà. Limitazione dettata, soprattutto, dalla paura.
Sono necessari interventi a più livelli, a cominciare dall’educazione e dalla ricostruzione della socialità e del rispetto reciproco. Ma anche i luoghi in cui si vive, i quartieri e le città devono consentire una vita diversa, favorendo socialità, partecipazione e sicurezza.
Che le donne non siano il sesso debole ormai lo abbiamo appreso, grazie alle tante che sono riuscite a cambiare il corso della Storia nelle scienze, nel sociale, nella politica.
C’è ancora un grande lavoro da fare a tutti i livelli, in particolare dal punto di vista culturale. Ed è proprio in questo ambito che ogni amministrazione dovrebbe proporre delle grandi campagne di sensibilizzazione e di pubblica condanna nei confronti di tutte le azioni di violenza e discriminazione contro le donne.
Questo da sé non basta e Europa Verde da sempre propone una visione di città inclusiva e accogliente, dove ogni cittadino e ogni cittadina possano sentirsi sicuri.
Pensiamo a strade interamente pedonalizzate dove si viva e si giochi in sicurezza, capillarmente frequentate, illuminate in maniera intelligente, ricche di spazi verdi da condividere, liberate dal traffico e sicure anche per i bambini.
Ma per arrivare ad un risultato che può sembrare utopistico è necessario cambiare paradigma, ri-progettare e ri-costruire, passo dopo passo, gli spazi pubblici per le persone che vi abitano e soprattutto CON le persone che vi abitano.
Nostra è l’idea della città dei 15 minuti, dove ogni servizio essenziale è raggiungibile a piedi o in bicicletta in 15 minuti, dove ogni quartiere si riunisce in comitati di prossimità per partecipare alla progettazione e realizzare con un budget a disposizione i piccoli interventi necessari che migliorano la vivibilità e la qualità della vita.
Nella nostra idea di città nulla è lasciato al caso e la sicurezza è data soprattutto dal non abbandono e dalla rigenerazione della bellezza e della vita del vicinato perché riteniamo insufficiente il solo ricorso a telecamere e simili dispositivi di sicurezza.
È un sogno? No, in altre città europee come Barcellona e Parigi sono in corso queste piccole rivoluzioni. Le realtà più piccole, nelle quali fra l’altro sono ancora presenti rapporti di vicinato e fra le persone, sono le ideali per cominciare a costruire e rifondare il senso di comunità, per cambiare paradigma.
Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi – Coportavoce Europa Verde Forlì-Cesena
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