Apprendiamo dalla stampa che l’associazione IAA (Interventi Assistiti con Animali) organizzerà un evento per parlare della gestione del lutto dovuto alla perdita dei nostri animali d’affezione, oramai membri delle nostre famiglie a tutti gli effetti.
Condividiamo l’idea di affrontare un tema come questo con l’aiuto di specialisti, molto meno quella di coinvolgere nell’iniziativa un imprenditore di servizi funebri che da tempo cerca di ottenere l’autorizzazione per la costruzione di un impianto di cremazione per animali.
Per chi se lo fosse perso, questa idea era già stata avanzata l’estate scorsa, con l’avvallo del nostro vice sindaco, per il quale “a Forlì non c’è possibilità di ospitare un impianto per la cremazione di animali di affezione, come gatti, cani e animali di piccola taglia. In particolare non esistono impianti che cremano e restituiscono le ceneri in un’urna”.
Già allora avevamo fatto notare che tale affermazione era assolutamente priva di fondamento e dimostrava quanto poco i nostri amministratori sapessero dei servizi offerti dai nostri enti pubblici, visto che il servizio – esattamente così come auspicato dal vicesindaco – viene già fornito dall’istituto di zooprofilassi. I nostri concittadini possono già chiedere, oltre alla cremazione, anche la riconsegna delle ceneri per eventuale tumulazione.
Sarebbe interessante sapere quale sia l’opinione del quartiere e degli abitanti della zona tra Coriano e Villa Selva, da sempre attenti e vigili nei confronti delle attività di incenerimento che minacciano la loro salute.
Prima della legittima volontà di fare business da parte di un’impresa ci deve essere la tutela della salute e costruire un ulteriore impianto di cremazione nel nostro comune servirebbe solo ad aumentare il numero di inceneritori e l’inquinamento dell’aria: non ne abbiamo bisogno, grazie.
0 commenti