Biglietti gratis per la pista di pattinaggio per gli alluvionati: si rende conto il sindaco di quello che dice?
Dopo avere mostrato la propria inadeguatezza nell’affrontare l’alluvione e ancor più le sue drammatiche conseguenze, senza incontrare cittadini, senza fare censimento dei danni, senza fornire un sostegno solido ed anche umano a chi ha perduto tutto, a cominciare dalla casa e dal lavoro, il nostro eroe ha pensato bene di fare un gesto che risulta offensivo per non dire di peggio per gli alluvionati.
Si è dedicato ad accendere luminarie, a sperperare soldi pubblici in discutibili pacchianerie natalizie, a inaugurare supermercati e centri commerciali e oggi pensa di cavarsela con quattro biglietti gratis per la pista di pattinaggio.
Pista di pattinaggio che fra l’altro è il simbolo dello spreco energetico, pretendendo di ricreare una condizione ambientale che non esiste ed è incompatibile con i problemi del riscaldamento globale di cui anche a Forlì misuriamo le conseguenze.
Se fosse davvero consapevole dei problemi che ci attanagliano tutti, non avrebbe dovuto fare gesti che significano solo diseducazione e deresponsabilizzazione verso i problemi globali, nei confronti dei quali ciascuno è chiamato a fare la propria parte.
Proprio nei giorni difficili della Conferenza sul Clima che si tiene a Doha, il Comune di Forlì dimostra ancora una volta come dei problemi ambientali non gli interessi nulla.
L’aria dell’Italia è la più inquinata del pianeta e il numero dei morti provocati è il più alto in assoluto e di questo drammatico record è artefice la pianura padana, ma chi se ne frega: ancora una volta hanno messo in piazza un impianto sempre più grande, ad anello, che consuma una enorme quantità di energia per produrre il ghiaccio quando le attuali temperature sono arrivate nei giorni scorsi anche a 19-20 gradi.
E perché non mettere come squallida ciliegina sopra questa penosa torta un regalino agli alluvionati, così che possano divertirsi un po’, qualche bel biglietto gratuito perché possano volteggiare spensierati attorno a Saffi?
Non sappiamo infine se la decisione di promuovere una mostra fotografica sulla alluvione sia anch’essa frutto di mancanza di consapevolezza o altro: in ogni caso quelle foto e quei filmati ricorderanno l’inefficienza e l’inadeguatezza dimostrate durante un terribile periodo che non è ancora concluso i cui guai non si curano con qualche biglietto gratis.
Non si vuole dare l’esempio ai cittadini, non li si vuole chiamare alla loro individuale responsabilità, perché per il “divertimento“ e i consumi si passa sopra a ogni principio, che invece dovrebbe essere sempre posto a capo delle scelte della pubblica amministrazione.
Panem et circenses ancora una volta e nient’altro.
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